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Reggia di Venaria supera il milione di visitatori nel 2016: è record assoluto

Un 2016 da record per la Reggia di Venaria, alle porte di Torino. Oltre un milione di visitatori in soli dodici mesi: non era mai accaduto prima.
A cura di Redazione Cultura
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Foto Marco Alpozzi - LaPresse24 09 2014 Venaria Reale
Foto Marco Alpozzi – LaPresse
24 09 2014 Venaria Reale

Un 2016 da record per la Reggia di Venaria, nell'area metropolitana di Torino. Il 2016 sarà ricordato, infatti, come l'anno in cui la residenza sabauda, capolavoro di architettura barocca, ha superato il traguardo del milione di visitatori. Un record assoluto, considerato che mai, prima d'ora, era stato raggiunto il milione di presenza in un solo anno. Nel 2014, tanto per citare un dato, la Reggia era stata visitata da 573.337 persone, rendendolo il settimo sito museale italiano più visitato.

Un risultato "straordinario", dunque, come lo hanno definito Paola Zini e Mario Turetta, presidente e direttore del Consorzio "La Venaria Reale", che il complesso monumentale sia tra i più visitati in Italia e non solo. Una curiosità: il milionesimo biglietto è stato consegnato a Barbara Bacchi, di Mantova, accolta alla biglietteria da Zini e Turetta. La signora e il suo accompagnatore, Cristiano Salardi, anche lui di Mantova, sono stati omaggiati del biglietto speciale ‘Benessere a corte', che prevede un ingresso omaggio a La Venaria Reale e a Qc Termetorino, e dei cataloghi delle mostre in corso.

Cos'è la Reggia di Venaria

La Reggia di Venaria Reale (in piemontese ël Castel ‘dla Venarìa) è una delle Residenze Sabaude parte del sito seriale UNESCO iscritto alla Lista del Patrimonio dell'umanità dal 1997. La reggia fu progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte. A commissionarla fu il duca Carlo Emanuele II, che intendeva farne la base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese. Lo stesso nome in lingua latina della reggia, Venatio Regia, viene fatto derivare dal termine reggia venatoria. Al borgo si unirono molte case e palazzi di lavoratori e normali cittadini che vollero abitare nei dintorni della reggia, fino a far diventare Venaria Reale un comune autonomo della provincia di Torino. La scelta del sito, ai piedi delle Valli di Lanzo, fu favorita dalla vicinanza degli estesi boschi detti del Gran Paese, ricchissimi di selvaggina: un territorio che si estende per un centinaio di chilometri fino alle montagne alpine, giungendo a sud e a est in prossimità del capoluogo.

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