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Referendum, Renzi: “Voti di destra decisivi”. Minoranza dem: “Pd perde anima ed elettori”

“L’elettore di destra oggi si trova di fronte a due scelte: votare sul merito, non votare sul merito. Se la scelta diventa votare sul merito vota ‘Sì’ e sono certo che alla fine andrà così. Sulla scheda elettorale in fondo non c’è scritto volete voi cancellare dalla faccia della terra il governo Renzi. Oggi si discute di altro. Oggi si discute di Italia, non di una persona”, ha detto in un’intervista al Foglio.
A cura di C. T.
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"Inutile girarci intorno: i voti di destra saranno decisivi al referendum. La sinistra, ormai, è in larghissima parte con noi". Non ha dubbi il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervistato sul Foglio: "La questione vera oggi è la destra. E l'elettore di destra oggi si trova di fronte a due scelte: votare sul merito, non votare sul merito. Se la scelta diventa votare sul merito vota ‘Sì' e sono certo che alla fine andrà così. Sulla scheda elettorale in fondo non c'è scritto volete voi cancellare dalla faccia della terra il governo Renzi. Il governo Renzi può essere cancellato ogni giorno in Parlamento, in qualsiasi momento, o alle elezioni politiche, dai cittadini. Oggi si discute di altro. Oggi si discute di Italia, non di una persona".

Il premier ha spiegato di aver puntato su questo referendum "per un motivo politico e per un motivo pratico. Questa legislatura è nata male con un blocco totale, con un'oggettiva e potenziale non governabilità. Alla luce di questa premessa non dobbiamo dimenticare come siamo arrivati fin qui: il presidente della Repubblica mi ha dato l'incarico di fare il governo per fare le riforme e questa è la madre di tutte le riforme". Poi c'è il "lato pratico": "Per essere competitivi a livello internazionale e per avere la possibilità di contare di più in Europa occorre semplificare il nostro sistema istituzionale. L'attuale equilibrio non funziona più. E chi non vuole cambiare sistema significa che si sta rassegnando a non volere cambiare l'Italia".

"Il referendum si vince a destra? Se così Pd perde anima ed elettori", ha commentato Roberto Speranza, minoranza dem. "Renzi – ha aggiunto – dice che il referendum si vince a destra. Io incontro tante persone di centrosinistra che non sono convinte e vogliono votare no. Non vorrei che il giorno dopo il referendum, avendo puntato sugli elettori di destra, ci ritrovassimo tutti iscritti al partito della nazione e il Pd svuotato di idee ed elettori". Poco prima anche l'ex segretario dem Gianni Cuperlo si era espresso a Omnibus su La7. "Il referendum si vince a destra…non è una bella frase, detta dal segretario del Pd – ha dichiarato – e non è una bella frase detta dal presidente dl Consiglio, perché il referendum riguarda quasi un terzo della Carta Costituzionale e io ho sempre pensato che noi dovessimo cercare, sia nella fase in cui la riforma è stata costruita, scritta, votata, che nella fase in cui il popolo italiano si pronuncerà, di tenere assieme questo Paese. Mettere sul piano della bilancia i voti della destra, magari con aperture come quella sul ponte sullo Stretto, in contrapposizione ai veti della sinistra. Rischiamo di svegliarci il giorno dopo il referendum, chiunque vinca, con delle istituzioni non più solide ma più fragili, con un Paese più diviso e anche con una sinistra più divisa".

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