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Referendum, Renzi: “Berlusconi e D’Alema lo usano per il loro ritorno in campo”

“Non si utilizzi il referendum in nome del desiderio di buttar giù il governo. Sarebbe un’occasione perduta” ha spiegato il Premier, aggiungendo: “Se si vota no ci teniamo il parlamento più costoso e numeroso del mondo”.
A cura di Antonio Palma
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"Sarebbe più più bello se si potesse votare nel merito e poi scegliere un front runner del centrodestra e dei 5 stelle" per le elezioni politiche, ma la campagna elettorale sul referendum si sta trasformando nel "desiderio di buttare giù il governo". È quanto sostiene il Premier Matteo Renzi intervistato questa mattina ai microfoni di Rtl 102.5. Per il  Presidente del Consiglio in realtà il referendum è usato dia suoi avversari politici per scalzarlo e ritornare al potere. Avversari non solo degli opposti schieramenti politici ma anche interni allo stesso Pd.

"Berlusconi punta a fare un'operazione del tutto legittima che è quella di tornare in campo assieme a D'Alema e a tanti altri che utilizzano il referendum per questo, e per fare una bella Bicamerale" ha dichiarato infatti Renzi puntando il dito contro i due ex Premier che sembra si siano defilati dalla competizione politica più spinta ma che per lui sono solo in attesa. Per il Premier infatti Berlusconi è tutt'altro che scomparso dalla scena politica italiana nonostante i suoi ottanta anni.

"Aspetterei sempre a giudicare Berlusconi come un uomo del passato. Non c'è dubbio che ha più vite di un gatto e questo gli fa onore" ha sottolineato Reniz, aggiungendo: "Gli auguro di tornare in campo nel no a referendum insieme a D'Alema con cui ha vissuto la stagione delle Bicamerali ma io sto dall'altra parte della barricata". "Gli faccio gli auguri dal profondo del cuore, così come a Bersani che compie gli anni lo stesso giorno, il 29 settembre" ha chiosato poi Renzi riferito ad un altro suo oppositore interno al Partito democratico.

"Non si utilizzi il referendum in nome del desiderio di buttar giù il governo. Si manda a casa per sempre la riforma. Quella è un'occasione perduta" ha ricordato poi Renzi, aggiungendo il suo slogan: "Se si vota no ci teniamo il parlamento più costoso e numeroso del mondo". Anche sulla data scelta Renzi rigetta gli attacchi: "Abbiamo scelto la prima data più lontana da Natale ma sufficiente per la campagna elettorale. Ma cosa cambia tra il 4 dicembre e il 27 novembre? Qualcuno guarda l'oroscopo per decidere come votare? La verità è che utilizzano tutti gli argomenti pur di non parlare del merito".

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