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Referendum, Merola: “Renzi si faccia da parte, da Bologna ricostruiamo il Pd”

Il primo cittadino sarà insieme a Giuliano Pisapia e Gianni Cuperlo promotore il 19 dicembre del “nuovo Ulivo”, iniziativa “con tutti quelli che sono interessati a portare avanti una ipotesi di centrosinistra unito, di una proposta alternativa di governo capace di mettere al centro la lotta alle diseguaglianze e di recuperare la frattura coi giovani”.
A cura di C. T.
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Foto LaPresse - Massimo Paolone 19/06/16 Bologna (Italia) Cronaca Elezioni Amministrative 2016 ballottaggio per l'elezione del sindaco di Bologna Nella foto: Virginio Merola Sindaco di Bologna e candidato Sindaco a Bologna Photo LaPresse - Massimo Paolone 19 June 2016, BOLOGNA (ITALY) Local Elections 2016 ballot for the election of the mayor of Bologna In the pic: Virginio Merola Mayor of Bologna and mayoral candidate in Bologna

Dobbiamo tornare a volerci bene, a questo punto è il programma minimo". Così il sindaco di Bologna,Virginio Merola ha commentato il risultato del referendum costituzionale di ieri. Il primo cittadino sarà insieme a Giuliano Pisapia e Gianni Cuperlo promotore il 19 dicembre del "nuovo Ulivo", iniziativa  "con tutti quelli che sono interessati a portare avanti una ipotesi di centrosinistra unito, di una proposta alternativa di governo capace di mettere al centro la lotta alle diseguaglianze e di recuperare la frattura coi giovani".

Secondo il sindaco di Bologna la parola d'ordine è ricostruzione, "e per ricostruire bisogna che Renzi non solo si faccia da parte, ma che ci sia disponibilità da parte di tutti a trovare una strada nuova e rinnovata per il centrosinistra", ha aggiunto.

Il voto sul referendum di ieri è stato un "voto democratico che dimostra che c'è una profonda e radicata protesta" rivolta soprattutto "contro l'iniziativa del premier", ha proseguito Merola, che ha specificato di non credere che all'interno del Partito democratico "ci siano possibili vincitori e possibili vinti, è una sconfitta del Pd sulla quale bisognerà ragionare insieme". Il risultato di ieri sera, ha concluso il sindaco bolognese, "è la dimostrazione che gli elettori hanno giudicato in sintonia con i loro orientamenti politici e quindi va detto che il Pd non ce l'ha fatta ed è uscito sconfitto al di là del merito dello stretto quesito referendario, che non è riuscito a fare la differenza. Il mito dell'autosufficienza è finito, cercando di fare tutti gli sforzi possibili per cercare una nuova unità nel campo democratico del centrosinistra".

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