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Referendum, guerrieri Masai diventano testimonial (a loro insaputa?) del fronte del “Sì”

La fotografia è stata pubblicata sulla pagina Facebook dedicata al comitato “Kenya per il Sì”, fondato dall’imprenditore del settore turistico Pasquale Tiritò.
A cura di Charlotte Matteini
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Guerrieri Masai per il "Sì" al referendum costituzionale. L'ironica iniziativa fotografica è apparsa sulla pagina Facebook dedicata al comitato "Kenya per il Sì", fondato dall'imprenditore del settore turistico Pasquale Tiritò, che in Kenya possiede lo Jacaranda Beach Resort, villaggio turistico di lusso a Sud di Malindi molto famoso tra i connazionali italiani. L'imprenditore avrebbe convinto quattro guerrieri Masai a posare sorridenti di fianco al manifesto pubblicitario che sponsorizza il "Sì" al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Quello kenyota non è l'unico comitato estero dedicato all'appuntamento referendario, ma nel mondo sono già sorti circa 40 comitati "Basta un Sì" e altri 30 del fronte del "No".

"Il comitato Kenya per il Sì no vuole essere solo un supporto al cambiamento. Ci confronteremo volentieri con chi la pensa diversamente: ne avremo l' occasione presto", spiega su Facebook il fondatore e coordinatore del comitato, Pasquale Tiritò, sottolineando, nella descrizione della pagina Facebook dedicata all'iniziativa, che "la community degli italiani del Kenya, in particolare Watamu Malindi, che hanno a cuore le ragioni del Sì per il cambiamento".

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