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Referendum costituzionale, il No rallenta e il Sì avanza: un solo punto di distacco

Un sondaggio condotto dall’istituto demoscopico Ixé per Agorà Rai Tre mostra come, a un mese dal referendum costituzionale, il fronte del No abbia frenato la sua corsa e stia tornando a contendersi il primato con il Sì. Pesano gli indecisi.
A cura di Charlotte Matteini
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Il No perde il vantaggio guadagnato la scorsa settimana e il Sì prosegue la sua corsa e arriva a recuperare parzialmente il distacco. Stando agli ultimi sondaggi condotti dall'istituto demoscopico Ixé per la trasmissione televisiva Agorà Rai Tre, questa settimana il No si attesta al 39% e il Sì torna a toccare quota 38%. Un solo punto di distacco, il recupero del fronte del Sì è notevole se si pensa che solo 7 giorni fa la differenza era pari a ben 3 punti percentuali, 40% per il No e 37% per il Sì. A pesare sul risultato di questa settimana molto probabilmente è la quota di elettori indecisi, visto che rispetto alla scorsa rilevazione la percentuale di intervistati che ha dichiarato che andrà sicuramente a votare il prossimo 4 dicembre è salita di due punti percentuali, passando dal 56% al 58%. La quota di persone che invece dichiara di non aver deciso se si recherà alle urne, invece, pesa ancora per il 12% del totale, ma potrebbe diminuire molto rapidamente con l'avvicinarsi delle elezioni. Per quanto invece riguarda gli indecisi, ovvero chi non sa ancora se voterà Sì o No alla referendum costituzionale, la quota è attualmente pari al 23%, in continua diminuzione. Gli elettori più motivati alla partecipazione al voto sono quelli del Partito Democratico e di Forza Italia (con quote di partecipazione rispettivamente del 68 e del 69 per cento), leggermente meno quelli del Movimento 5 stelle (65%) e della Lega Nord (59%).

Secondo quanto rilevato dal sondaggio, all’interno di ogni partito ci sarebbe una fetta considerevole di elettori "traditori", ovvero che non seguiranno le indicazioni di voto delle rispettive forze politiche: nel Partito Democratico la quota di dissidenti è pari al 15 per cento, tra gli elettori M5s i favorevoli sono il 21%, tra quelli di Forza Italia il 14% e nella Lega Nord, invece il 24 per cento degli elettori voterebbe Sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Per quanto riguarda invece l'ipotesi del rinvio della consultazione a causa del terremoto, solo il 34% degli elettori sarebbe favorevole allo slittamento del voto.

Per quanto invece riguarda le intenzioni di voto, Ixé rileva che il Pd è il primo partito, con il 33,4 per cento e un lieve aumento dello 0,3 in una settimana. Seguono i Cinquestelle che calano dello 0,2% e si attestano al 29,1. Il terzo partito è ancora stabilmente la Lega Nord, che cala di quasi mezzo punto percentuale, e tocca quota 13,4%, mentre Forza Italia rimane tuttora sotto al 10%. Tra gli altri, gli unici a superare la soglia di sbarramento sarebbero oggi Sinistra Italiana (3,7%, in calo dello 0,3) e Fratelli d’Italia (3,2%, aumento dello 0,3). Resterebbe fuori Area Popolare, Verdi, Rifondazione e Scelta Civica.

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