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Referendum case chiuse in Lombardia, consultato comitato prostitute

Un portavoce del Comitato per i diritti civili delle prostitute sarà ascoltato dalla commissione Affari istituzionali della Regione Lombardia per un parere sulla vicenda.
A cura di A. P.
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Prosegue il lavoro del consiglio regionale della Lombardia per dare il via libera definitivo al referendum abrogativo di una parte della legge Merlin sulla prostituzione. Dopo il voto favorevole in commissione e in attesa che il provvedimento arrivi in Aula, il consiglio regionale, infatti, ha deciso di raccogliere altri pareri su questo aspetto anche dalle dirette interessate, le prostitute. In particolare la commissione Affari istituzionali del Consiglio lombardo ha deciso di convocare in audizione al Pirellone la portavoce del "Comitato per i diritti civili delle prostitute onlus" per avere un parere sulla proposta di referendum. L'associazione e un'organizzazione no-profit fondata da prostitute e non nel capoluogo lombardo nel 1982 che ha come obiettivo quello di dare aiuto alle prostitute. L'incontro è stato fissato per il pomeriggio di mercoledì 19 marzo e inserito all'ordine del giorno della seduta della commissione.

La strada per arrivare all'approvazione definitiva del referendum, che permetterebbe di riaprire le case chiuse, ovviamente è ancora molto lunga, e anche per questo il consiglio regionale della Lombardia sta cercando di sentire quanti più pareri possibili prima di portare il provvedimento in Aula. La proposta di referendum dovrebbe essere votata non prima del prossimo mese di aprile e comunque questo non basterà a dare il via libera al referendum. Quest'ultimo si concretizzerà solo se altri quattro Consigli regionali avanzeranno la medesima richiesta.

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