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Referendum, Boschi contestata da studenti e insegnanti alla Festa dell’Unità di Bologna

Dalla platea si sono alzati una ventina di studenti reggendo dei cartelli – “Renzi non ci rappresenti, i giovani votano no” – e scandendo slogan che esprimevano contrarietà alla riforma. Il ministro ha invitato a salire sul palco i contestatori, che però sono stati subito allontanati dalle forze dell’ordine e identificati.
A cura di C. T.
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Foto LaPresse - Gerardo Cafaro 17/09/2016 , Salerno (Italia) Cronaca  ll Ministro Maria Elena Boschi a Salerno per illustrare la Riforma Costituzionale. Nella foto: Maria Elena Boschi Photo LaPresse - Gerardo Cafaro Saturday , 17th September 2016 , Salerno (Italy) News Minister for Constitutional Reforms and Parliamentary Relations Maria Elena Boschi describes the constitutional reform undertaken by the Renzi government. In the picture: Maria Elena Boschi

Durante il suo intervento all Festa de L'Unità di Bologna il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi è stata contestata da un gruppo di studenti del coodinamento universitario Link e insegnanti. Boschi aveva appena iniziato a parlare, nel corso di un incontro sul referendum costituazionale, quando dalla platea si sono alzati una ventina di studenti reggendo dei cartelli – "Renzi non ci rappresenti, i giovani votano no" – e scandendo slogan che esprimevano contrarietà alla riforma. Il ministro ha invitato a salire sul palco i contestatori, che però sono stati subito allontanati dalle forze dell'ordine e identificati. Lo "sgombero" dei manifestanti è stato documentato da un video, pubblicato sulla pagina Facebook "Studenti per il NO".

"Siamo stati trascinati duramente, le forze dell’ordine hanno usato una forza esagerata, buttando alcuni di noi a terra e provocando visibili segni delle colluttazioni. Stigmatizziamo fortemente il comportamento delle forze dell’ordine e del Pd, che mostrano tutta la distanza di questo governo dai cittadini", hanno commentato gli studenti di Link, coordinamento universitari Bologna. "Mentre la ministra recitava la solita retorica sulla riforma costituzionale – ha raccontato un portavoce del movimento – abbiamo preso parola dalla platea chiedendo di poter intervenire in un dibattito che il governo ha fin da subito tentato di chiudere in partenza, sollevando cartelli che sottolineavano la torsione autoritaria che il governo Renzi ha imposto alla società. Abbiamo voluto evidenziare la mancanza di dialogo sociale di un governo che, come i precedenti, ha imposto fallimentari politiche liberiste e di austerità: è il momento di dire basta, su scuola, lavoro, sanità, diritti, Costituzione, vogliamo decidere noi come generazione esclusa, dimenticata e precaria".

E contestazioni alla riforma e al ministro anche fuori dalla sala, dove si  trovavano molte persone che non hanno trovato posto in platea e hanno ascoltato il dibattito attraverso gli altoparlanti. Un gruppo di insegnanti – "Partigiani della scuola pubblica" – che indossavano una maglietta con scritto "Referendum Costituzionale No" ha protestato contro il governo, la riforma e le politiche sulla scuola.

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