Rapito dal padre quando aveva 5 anni: “Vi prego, non condannatelo, lui mi vuole bene”

“Portando mio padre lontano da me ora aumenterebbe soltanto quel dolore. La famiglia ha bisogno di lui più di ogni altra cosa”.  Sono le parole di Julian Hernandez, il ragazzo, oggi 18enne, rapito dal padre, Bobby, quando aveva 5 anni. L’uomo ora deve affrontare un processo per il quale rischia diversi anni di carcere. Ma è proprio il figlio a gridare al perdono nei confronti di quel genitore che nel 2002 lo strappò alla madre con cui viveva in Alabama. Julian è stato ritrovato lo scorso novembre a Cleveland, in Ohio. Stava bene. L’allarme è scattata dopo che il teenager ha presentato la richiesta di iscrizione a un istituto scolastico nella contea di Jefferson. Il suo numero di previdenza sociale non corrispondeva al suo nome. I riscontri hanno immediatamente portato a quel bambino scomparso 13 anni prima.

“Mi ha amato e protetto più di chiunque altro abbia mai conosciuto in vita mia. Ogni volta che avevo bisogno di qualcosa lui c’era e faceva di tutto per accontentarmi. Non condannatelo" dice Julian del padre alla sbarra. Il ragazzo non vuole subire nuovamente l’abbandono di un genitore. “Non allontanatelo di nuovo da me”. La nuova compagna del padre, i vicini di casa e gli amici difendono tutti l'uomo, spiegando quanto fosse un padre buono e amorevole. Di contro però ci sono le testimonianze della madre di Julian e dei suoi altri parenti, che ricordano quei giorni di strazio, durante i quali le ricerche del bimbo avevano portato a continui buchi nell’acqua. E per adesso la corte ha dato ragione alla donna, condannando il 53enne Bobby Hernandez a quattro anni di carcere. L’uomo potrà comunque appellarsi alla sentenza nei prossimi 30 giorni.