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Raid su Aleppo. Ong: “Almeno 25 morti, tra cui due bambini e quattro donne”

Ignorato il “cessate il fuoco” richiesto dalle Nazioni Unite, gli scontri proseguono senza sosta in Siria.
A cura di C. M.
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L'ennesimo bombardamento sulla provincia di Aleppo, nei sobborghi di Orm al-Kobra e Kafar Halab, ha provocato almeno 25 morti, di cui 16 civili. Il bilancio delle vittime potrebbe salire, spiegano fonti di organizzazioni non governative operanti sul territorio. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che sotto i bombardamenti sarebbero rimasti vittime anche due bambini e quattro donne, oltre a numerosi feriti.

La strage arriva solo poche ore dopo la notizia della morte del fratellino di Omran, il bambino salvato da Aleppo protagonista di una foto che nei giorni scorsi ha fatto il giro del Mondo. La richiesta di una tregua di 48 ore, inoltrata pochi giorni fa da parte dell'inviato speciale delle Nazioni Unite Staffan de Mistura, non è stata presa in considerazione e gli scontri tra fazioni  proseguono senza sosta. Aleppo, secondo quanto riferito da numerose associazioni umanitarie, è ormai una città in ginocchio, in cui si continua a combattere nonostante da più parti sia stato richiesto un "cessate il fuoco" per consentire agli operatori dell'Onu di giungere a destinazione per portare aiuti umanitari, che dall'inizio di agosto non vengono più consegnati alla popolazione a causa dei combattimenti che ostacolano l'arrivo dei rappresentanti delle Nazioni Unite.

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