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Ragusa, il video della mega rissa scoppiata per un pasticcino

Un commento caustico sui prodotti di una pasticceria siciliana e scoppia una fuoribonda lite fra un gruppo di albanesi e i titolari dell’esercizio commerciale. Aggressori incastrati dai video di sicurezza.
A cura di Redazione
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La festa di compleanno era iniziata in un ristorante di Ragusa. E il festeggiato, un giovane albanese residente in Sicilia, insieme ad alcuni amici italiani e connazionali, aveva deciso di concludere con il classico dolce e caffè presso un noto bar-pasticceria della zona. Dopo aver consumato e pagato, uno dei ragazzi albanesi inizia a lamentarsi della qualità del pasticcino appena mangiato. Il fratello del titolare del bar ascolta e risponde piccato, invitando il ragazzo a recarsi alla cassa, riprendersi i soldi e non farsi più vedere. Il giovane, irritato dall’offert,a rincara la dose e passa alle minacce. Il passaggio dalle parole ai fatti è repentino: pochi secondi e la lite tra i due scoppia in modo furibondo. Il titolare cerca di sedare gli animi aiutato da diversi presenti ma per tutta risposta altri due si inseriscono nella lite e tutto si trasforma in rissa. Tra i giovani che tentano di dividere i corrissanti anche una donna che nel provare a far desistere l'accalorato fratello del titolare, viene spintonata e sbattuta a terra proprio dall’amico che voleva difendere, riportando una ferita lacero contusa al viso che lascerà una cicatrice permanente. Durante le fasi della rissa in tre hanno riportato ferite ed è dovuta intervenire anche un’ambulanza per le prime cure del caso, successivamente al pronto soccorso i punti di sutura.

È solo l'inizio: un folto numero di clienti abituali riesce a mettere in fuga il gruppo di albanesi che non contenti di quanto fatto giuravano vendetta. E pochi minuti dopo gli albanesi ritornano sul luogo armati di bastoni in legno: irrompono nel bar colpendo ripetutamente i due fratelli ferendoli nuovamente. Anche in questo caso l’energica spinta di un avventore permette di allontanare i giovani che per ulteriore vendetta provavano a distruggere la vetrata d’ingresso con un trespolo in ferro. La follia di quanto accaduto durante quel mercoledì pomeriggio termina con il suono delle sirene della Squadra Volanti della Polizia di Stato e dell’ambulanza del 118 giunte in soccorso quando ormai era tutto finito. Le immagini immediatamente acquisite dagli investigatori della Squadra Mobile erano più che eloquenti, così come le responsabilità. Dai controlli incrociati e dall’esame delle testimonianze è stato possibile individuare i responsabili della rissa che messi davanti all’evidenza dei fatti non hanno potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità. Italiani ed albanesi sono stati quindi condotti negli uffici della Squadra Mobile di Ragusa per l’identificazione, elezione di domicilio e nomina del difensore. Al termine dei rilievi fotosegnaletici da parte della Polizia Scientifica tutti sono stati rimessi in libertà e dovranno rispondere del reato di rissa aggravata.

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