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Ragazzo autistico non beve senza la sua tazza. Dopo l’appello del papà ne arrivano 1000

“Aiutatemi a trovare questa tazza altrimenti mio figlio non berrà più”, ha scritto il papà di Ben, un quattordicenne autistico inglese che da quando aveva 2 anni beve solo dalla sua vecchia tazza verde acqua. La casa produttrice aveva interrotto la produzione nel 2003.
A cura di Susanna Picone
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Per Ben, un ragazzino autistico inglese di quattordici anni, quella tazza verde acqua è necessaria per vivere. Il giovane, infatti, usa solo quel vecchio contenitore e, in assenza di quel prezioso oggetto, si rifiuta di bere. Come ha raccontato il suo papà, Ben vuole la sua amata tazza al punto tale da essere finito già due volte in ospedale per disidratazione. Ma quella tazza che Ben utilizza da quando aveva due anni si è ormai rovinata e quindi per questo motivo il papà Marc, preoccupato, ha deciso di fare un appello. “Aiutatemi a trovare questa tazza speciale altrimenti mio figlio non berrà più”, ha twittato l’uomo rivolgendosi anche all’azienda produttrice della “Tommee Tippee cup”, la colorata tazza in plastica per bambini prodotta dal marchio preferito di suo figlio. “Le copie non vanno – ha aggiunto l’uomo – : Ben le getta via. Magari qualcuno di voi ne ha una nascosta in un armadio?”.

La risposta dell'azienda produttrice – All’appello di Marc hanno risposto tantissime persone ma a quanto pare nessuno aveva una tazza identica a quella rovinata di Ben. L’appello è giunto anche alla casa produttrice che ha interrotto la produzione del prezioso oggetto dal 2003 ma ha assicurato a Marc che avrebbe fatto di tutto per aiutare suo figlio. E così è stato: l’azienda ha trovato il disegno originale e lo stampo e ha prodotto 500 tazze perfettamente identiche a quella di Ben. “Siamo lieti di confermare che Ben avrà una fornitura a vita e che la sua famiglia non dovrà mai preoccuparsi di trovare un’altra tazza”, ha fatto sapere l'azienda. Alla fine al giovane Ben arriveranno mille nuove tazze come quella che usa da quando era un bambino. Ora il padre Marc, ringraziando tutte le persone che lo hanno aiutato, ha lanciato un progetto di crowfunding per realizzare un documentario sull’autismo.

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