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Quirinale, fumata nera al primo voto. Renzi insiste su Mattarella

Il nome di Mattarella è stato proposto dal Partito Democratico ma non trova il consenso di Berlusconi: via al primo voto, M5S su Imposimato, Sel su Castellina, Pd e Fi scheda bianca.
A cura di Redazione
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Ore 23.00 – Alfano: "Nessun nome condiviso ma il governo tiene". Forza Italia ha titolo a parlare del patto del Nazareno, ma non del patto di governo perché per il Ncd il governo tiene ed è estraneo ai fatti di queste ore. È questa la posizione di Angelino Alfano diviso tra a linea di Silvio Berlusconi e quella di Matteo Renzi per l'elezione del Capo dello Stato. Mattarella è una scelta "personalmente ineccepibile, una persona degnissima" ha spiegato ai suoi il Ministro dell'interno ricordando di aver sostenuto il candidato Pd al Quirinale in passato, ma quello che non va è il metodo usato dal Premier. Il Pd "poteva direttamente decidere senza fare consultazioni" avrebbe sbottato Alfano. Insomma la posizione del Ministro è chiara: per il momento non ci sono le condizioni per un nome comune col Pd, ma il piano del governo non può essere coinvolto da questa vicenda e quindi Forza Italia non può intervenire a gamba tesa su questo tema.

Ore 20.15 – Imposimato contento e a disposizione. "A Imposimato va il nostro grazie, lo abbiamo sentito al telefono e ci ha detto che è molto contento della nostra scelta e che è a totale disposizione. Noi crediamo che abbia un profilo di altissima caratura morale", lo ha dichiarato il vicepresidente della Camera e componente del direttorio del M5S, Luigi Di Maio, parlando del candidato 5 Stelle alla Presidenza della Repubblica, Ferdinando Imposimato, il più votato nella prima tornata.

Ore 20.05 – Boschi: "Fi e Area Popolare non hanno chiuso del tutto su Mattarella. "Ap e Fi non hanno chiuso del tutto sul nome di Sergio Mattarella" per il Quirinale. Ne è convinta il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, che parlando con i giornalisti a Montecitorio dopo il voto per l'elezione del Presidente della Repubblica ha annunciato: "Area popolare è riunita e come Forza Italia ha preso del tempo". Intanto dopo la riunione con i grandi elettori di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio con Umberto Bossi al gruppo della Lega di Montecitorio.

Ore 19.55 – Ncd e Udc scheda bianca a quarta votazione. Ncd e Udc sono intenzionati a votare scheda bianca anche alla quarta votazione. È quanto emerge dall'assemblea dei grandi elettori centristi in corso. "Dopo le rispettive assemblee dei grandi elettori le delegazioni di Forza Italia e Area Popolare hanno deciso è confermato di votare scheda bianca anche dopo il terzo voto" si legge infatti in una nota dell'ufficio stampa di Forza Italia. Durante il suo intervento nella stessa assemblea, Angelino Alfano ha avvertito però che ogni decisione in merito al Presidente della Repubblica non influirà sulla tenuta del Governo. "Ogni valutazione sul governo fatta in relazione al voto per l'elezione del presidente della Repubblica è fuori luogo. Per noi il patto di governo tiene ed è estraneo a questa giornata" ha spiegato infatti il Ministro dell'Interno.

Ore 19.45  -Cinque voti per Totti – Come spesso accade, molti i voti considerati dispersi durante la prima votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica. Anche quest'anno non sono mancati nomi particolari. In mancanza del sempre eterno Maradona quest'anno infatti a rappresentare il mondo calcistico ci ha pensato Francesco Totti. Il campione romanista infatti ha avuto ben cinque voti. La presidente del'aula Laura Boldrini però li ha considerati nulli perché Totti non ha cinquant'anni e quindi non è eleggibile.

Ore 19.35 – Dopo la prima fumata nera per l'elezione del Presidente della Repubblica, si cerca ora un nuovo compromesso tra le forze politiche parlamentari in vista del secondo voto in programma domani mattina a Montecitorio. In realtà visto il mancato accordo molto dipenderà dalla quarta votazione dove non serviranno più i due terzi dei voti ma solo la maggioranza assoluta. Ncd e Udc per il momento hanno intenzione di votare scheda bianca anche alla quarta votazione.

Ore 19.25 – Nuovo voto venerdì. Non essendo stata raggiunta da nessun candidato la maggioranza dei due terzi dei voti, l'Aula procederà ad una ulteriore votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica che avrà luogo domani venerdì 30 gennaio 2015 a partire dalle ore 9,30.

Ore 19:15 – Risultati definitivi del primo scrutinio: 538 schede bianche, 33 nulle, 12o voti per Imposimato, 49 per Feltri, 37 per Castellina, 25 Bonino, 23 Rodotà, 14 Albertini, 11 Sabelli Fioretti, 9 Prodi.

Ore 18:25 – Fumata nera per il primo scrutinio: con le schede scrutinate finora non è matematicamente possibile che si superi il quorum e sia eletto il Presidente della Repubblica.

Ore 17:50 – C'è il voto per Giancarlo Magalli, tra i brusii dell'Aula della Camera dei deputati (arriveranno anche quelli per Ezio Greggio e Sabrina Ferilli, poco dopo, mentre saliranno a 6 i voti per Claudio Sabelli Fioretti).

Ore 17:45 – Comincia lo spoglio dei voti per l'elezione del Presidente della Repubblica: prevalgono ovviamente le schede bianche, mentre il M5S vota Imposimato e Sel Castellina. Un voto anche per il conduttore radiofonico (Un giorno da pecora) Claudio Sabelli Fioretti e uno per l'ex parlamentare Francesco Barbato.

Ore 17:20 – Arriva anche la posizione di Ncd, che si conferma indisponibile a sostenere Mattarella, come spiega Nunzia De Girolamo: "Voteremo scheda bianca, poi valuteremo una posizione comune con Forza Italia".

Ore 17:10 – È un Silvio Berlusconi "rammaricato e deluso" da Matteo Renzi, quello che parla all'assemblea dei grandi elettori di Forza Italia. Come riportano alcune fonti, il Cavaliere avrebbe commentato con amarezza la scelta del Presidente del Consiglio di "rompere i patti" e avrebbe ammesso di aver sbagliato nel concedere fiducia a Renzi sulle riforme costituzionali. Poi l'annuncio: "No a Mattarella, Forza Italia voterà scheda bianca anche dopo il quarto scrutinio".

Ore 16:40 – Prosegue la chiama dei deputati, mentre sono ancora in corso le trattative e gli incontri per sciogliere il nodo sull'appoggio del centrodestra alla candidatura di Sergio Mattarella. Nel frattempo c'è chi si interroga sulla consistenza numerica dell'appoggio per Mattarella, nel caso in cui Forza Italia e Ncd / Udc decidessero di non votarlo nemmeno alla quarta votazione: stando ai primi calcoli, per il costituzionalista potrebbero esserci oltre 550 consensi sicuri (anche se il rischio "franchi tiratori" è molto alto). Intanto dal Movimento 5 Stelle giudizi durissimi sul metodo scelto da Matteo Renzi:

Ore 16:30 – L'ex senatrice del Movimento 5 Stelle, Alessandra Bencini, intanto pubblica su twitter il suo voto, indirizzato a Stefano Rodotà (ricordiamo che il voto in teoria è segreto e dunque non è escluso che la Presidenza prenda provvedimenti). EDIT: tweet rimosso poco dopo…invano:

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Poco dopo è la senatrice grillina Barbara Lezzi a mostrare la scheda con il voto per Imposimato:

Poi la Catalfo:

Su tutti però il deputato Manlio Di Stefano, che posta addirittura un video:

Ore 16:00 – Conclusa la prima chiama degli aventi diritto al voto (senatori), ora la Presidenza procederà alla seconda chiama e successivamente toccherà ai deputati.

Nel frattempo continuano le reazioni alla scelta del Partito Democratico di imporre il nome di Sergio Mattarella ed in casa 5 Stelle si sollevano dubbi sulla tenuta dell'accordo con Forza Italia:

Ore 15:40 – Continuano a filtrare indiscrezioni sulla indisponibilità di Forza Italia a votare il candidato indicato dal Partito Democratico. Mentre Gasparri parla di "arroganza" di Matteo Renzi, Paolo Romani solleva la questione della "rottura del metodo", lasciando intendere che qualcosa si sia rotto rispetto agli accordi (o almeno alle consultazioni). Resta ora da attendere la posizione ufficiale del Nuovo Centro Destra / Unione di Centro per capire su quali numeri potrà realmente contare Mattarella alla quarta votazione.

Intanto Matteo Salvini boccia senza appello il giudice della Corte Costituzionale:

Ore 15:30 – Dopo aver votato, Giorgio Napolitano ha commentato la scelta di Sergio Mattarella come suo (possibile) successore: "Sono contento in linea di principio, qualunque sia il mio successore. Da Mattarella lealtà e sensibilità costituzionale".

Ore 15:15 – È cominciata la prima chiama, con i senatori a vita che hanno votato per primi: applausi al momento del voto di Giorgio Napolitano e contestazione dai banchi dell'opposizione. Un po' surreali gli inviti della Boldrini a "non fare foto in Aula"(il riferimento era ai tentativi di "selfie" proprio con Napolitano).

Ore 15:10 – Comincia la seduta comune del Parlamento, con la Presidente della Camera Laura Boldrini che ha convalidato l'elezione dei rappresentanti regionali e ha spiegato che la chiama comincerà subito in ordine alfabetico. Lungo applauso all'ingresso di Giorgio Napolitano.

Ore 15:00 – A quanto si apprende in queste ore, Forza Italia voterà scheda bianca nei primi scrutini.

Ore 14:50 – Mentre dopo una riunione congiunta gli ex del Movimento 5 Stelle fanno sapere che voteranno Stefano Rodotà e non Sergio Mattarella, a quanto si apprende dalle agenzie, Silvio Berlusconi avrebbe fatto capire di voler attendere l'assemblea dei grandi elettori di Forza Italia, fissata per le 16, prima di decidere sul nome di Sergio Mattarella.

Ore 14:20 – Arriva anche il risultato delle quirinarie del M5S: vince Ferdinando Imposimato, che precede Romano Prodi e Nino Di Matteo.

Mentre Nicola Morra commenta così il "no grazie" di Romano Prodi:

Ore 14 – Si è appena concluso il discorso di Matteo Renzi all’assemblea dei grandi elettori del Pd. Subito dopo l’assemblea ha votato: all’unanimità è stata approvata la proposta del premier. Intanto, per fare il punto della situazione sul nodo del Quirinale, Silvio Berlusconi vedrà Angelino Alfano intorno alle 14.30. Lo confermano fonti parlamentari.

Ore 13.56 – “Sergio Mattarella è uomo della legalità, della battaglia contro le mafie e della politica con la P maiuscola”, così Renzi ai Grandi Elettori Pd. Quando Pd fa una scelta “è bene dirsi con grande decisione che non può esserci spazio per giochini del ‘dopo’, se si sceglie un candidato non ce ne sono altri, se si sceglie un candidato è quello sul quale ci giochiamo tutti insieme la nostra credibilità. Chi ha dei dubbi ha il dovere di dirlo”. Non si deve “considerare il passaggio del Colle come un passaggio dove bruciare dei nomi”, chi “vuole bruciare qualcosa fa i falò”, così il premier introducendo il nome di Mattarella. Il segretario del Pd ha chiesto di votare Mattarella alla quarta, sabato mattina.

Ore 13.50 – La proposta di Renzi all’assemblea dei grandi elettori del Pd. Il premier, come largamente anticipato, ha fatto il nome di Sergio Mattarella. È iniziata, con un lungo applauso rivolto all'ex Capo di Stato Giorgio Napolitano, l'assemblea dei grandi elettori del Pd, in corso a un centro congressi in centro. Il premier, dopo una breve introduzione, ha detto che il candidato del Pd è Mattarella: “Da sabato lo chiameremo signor presidente”.

Ore 13.45 – Sì dalla quarta votazione a Sergio Mattarella anche da Pippo Civati. “Dalla quarta votazione lo voto” – ha detto Civati prima di entrare all’assemblea dei grandi elettori del Pd – anche se “penso che Romano Prodi avrebbe la maggioranza più larga”. Prodi, da parte sua, stamane ha sottolineato di non volere che il suo nome sia divisivo: “Io posso essere un segno di contraddizione ma non voglio essere uno strumento di divisione”.

Ore 13.00 – Quando mancano due ore alla prima votazione del Presidente della Repubblica fervono le trattative in tutti i partiti. Mentre il Movimento 5 Stelle si accinge ad eleggere online il proprio candidato, Silvio Berlusconi ha ribadito il suo secco no a Mattarella e chiesto di incontrare nuovamente Matteo Renzi. Il premier intanto ha incassato il sostegno di Sel e degli ex 5 Stelle, riuscendo anche nell'impresa di ricompattare il partito, mai come in queste settimane dilaniato dalle polemiche interne. Mattarella piace anche alla minoranza PD e lo stesso Bersani lo ha confermato: "Sì, è una scelta che tiene unito il partito" afferma l'ex segretario. Ma si tiene duro anche senza i voti di Berlusconi? "Sì, se tutti sono responsabili ce la facciamo comunque. Quanto a Berlusconi, abbiamo già abbastanza problemi noi, farà quello che vorrà".

Ore 11.15 – Alle 15 i 1009 grandi elettori saranno chiamati a esprimersi sul prossimo Presidente della Repubblica: le divergenze tra Partito democratico e Forza Italia non sono state appianate, così i leader stanno ancora cercando un'intesa. Nel frattempo le due forze del "Patto del Nazareno" voteranno scheda bianca al primo scrutinio. Lega e Fratelli d'Italia sceglieranno Vittorio Feltri mentre il Movimento 5 Stelle comunicherà il nome al termine delle consultazioni online sul blog di Beppe Grillo. In ballo, come è noto, ci sono anche Pierluigi Bersani e Romano Prodi.

"Si parte dal nome di Mattarella e si arriva a Mattarella. Ma stiamo ancora lavorando". A dirlo è stato il vice segretario del Partito Democratico, che ieri ha sciolto le riserve sulla proposta di nome per il nuovo Capo dello Stato. Nel giorno in cui iniziano le votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica tuttavia la soluzione sembra essere ancora lontana, e a confermarlo – nella serata di ieri – è stato lo stesso Guerini, che ha parlato di "strada ancora lunga". A Silvio Berlusconi infatti il nome dell'ex ministro e membro della Corte Costituzionale non va bene e, dopo un vertice con i suoi "grandi elettori", ha fatto sapere che "il candidato non c'è", aggiungendo che "a nessuno conviene far saltare l'accordo". La trattativa tra Renzi e il Cavaliere dunque sembra tutt'altro che finita.

In questo quadro oggi gli iscritti del Movimento 5 Stelle sceglieranno, attraverso una consultazione sul blog di Beppe Grillo, il nome del loro candidato dentro una rosa di dieci figure (poi diventate nove a causa del ritiro di Lorenza Carlassere) proposte dall'assemblea dei portavoce. Tra gli altri spuntano i nomi di Romano Prodi e Pierluigi Bersani, oltre a Raffaele Cantone, Nino Di Matteo, Ferdinando Imposimato, Elio Lannutti, Paolo Maddalena, Salvatore Settis e Gustavo Zagrebelsky.

La situazione, quindi, sembra essere di stallo. Se è vero infatti che il nome di Mattarella potrebbe non trovare l'ostilità del Movimento 5 Stelle, Matteo Renzi si pone il problema della tenuta del Patto del Nazareno e del sostegno sulle riforme di Forza Italia. Alle 15 la Presidente della Camera Laura Boldrini dichiarerà aperta la prima votazione per eleggere il Presidente della Repubblica. A trionfare, tuttavia, dovrebbero essere le schede bianche.

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