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“Quello sulle sigarette è mio padre”, nuovo caso sulle foto anti-fumo

Dopo la denuncia del galiziano contro l’Unione europea, la stessa foto viene rivendicata da un piemontese che non ha dubbi: “è mio padre, ne sono sicuro”.
A cura di Redazione
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Da quando l'Italia ha recepito e attuato la direttiva comunitaria che illustra come avvertire i fumatori del Vecchio continente circa i danni del tabacco, sono già due le persone che reclamano la "proprietà" di una delle foto stampate sui pacchetti. La foto oggetto di polemica è quella che rappresenta un uomo nel letto d'ospedale con un tubo nel cavo orale. Il primo ad aver rivendicato la foto è stato un uomo spagnolo, secondo cui quello rappresentato sul pacco di sigarette sarebbe proprio lui, finito all'ospedale per cause del tutto estranee al tabagismo. Si tratterebbe di un cinquantaduenne galiziano che ha sporto denuncia contro l'Unione Europea per l'uso non autorizzato della foto. A rivendicare la proprietà della stessa foto è ora un italiano: Raffaele Leone, quarantottenne residente ad Orbassano, Torino, ha affermato che quello ritratto sui pacchetti di sigarette è suo padre, Agostino Leone morto a 73 anni a causa di un ictus. L'uomo, che si sarebbe accorto della foto dopo aver acquistato un pacchetto, ha affidato ad un post su Facebook le sue rimostranze e a un legale il compito di ricostruire l'accaduto.

La somiglianza che emerge tra Agostino Leone e l'uomo rappresentato sul pacco di sigarette è innegabile, ma sono diverse le persone che nello stesso malato hanno riconosciuto se stessi o un parente. Oltre al galiziano e all'orbassanese, una donna di Barcellona ha riconosciuto il marito operato per un tumore e poi deceduto. Un portavoce dell'Ue aveva già spiegato che

Abbiamo già ricevuto alcune lamentele da individui di nazionalità diverse rispetto alla stessa immagine e che ritengono di essere stati ritratti senza consenso. Tuttavia, abbiamo documenti molto scrupolosi che dimostrano come abbiamo il pieno consenso di tutte le persone ritratte in queste foto.

Raffaele Leone, però, non ha dubbi: "è mio padre, ne sono sicuro e non so perché quell’uomo spagnolo abbia detto di essersi riconosciuto".

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