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Quartiere a luci rosse a Napoli, i cattolici dell’Idv contro De Magistris

Il sindaco si è scontrato col cardinale Sepe e oggi ha incassato l’invettiva dell’Avvenire. Il giornale dei vescovi: “Il primo cittadino sta perdendo lucidità e anche un po’ di faccia”.
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La rivoluzione De Magistris sei mesi dopo: successi, ombre e incertezze

Il giorno dopo lo scontro con il cardinale Crescenzio Sepe sull'ipotesi di un "quartiere a luci rosse" a Napoli il sindaco partenopeo Luigi De Magistris incassa la reprimenda dei cattolici del suo partito di riferimento, l'Italia dei Valori.

Elpidio Capasso, consigliere comunale e segretario provinciale di Idv a Napoli, prende le distanze dal primo cittadino: "Rilevo – dice – l'inopportunità della trattazione su questioni giuridicamente non competenti alla sfera d'azione dell'Amministrazione comunale di Napoli affrontare tematiche, che insistono in particolare su sensibilità etiche, morali e religiose diverse, come è giusto che ci siano in un partito pluralista come il nostro, deve indispensabilmente prevedere propedeuticamente un confronto non solo interno ai gruppi consiliari e agli stessi partiti, ma anche con le associazioni che da tempo si occupano di questo tema". Tradotto dal politichese: non è competenza d'un sindaco affrontare tematiche di così largo respiro.

Il punto è centrato: de Magistris sta alzando i toni in vista della nascita del suo "movimento arancione" e cerca di sollecitare soprattutto quell'elettorato giovane che è stato la sua fortuna alle passate elezioni europee e comunali, "tradendo" se così si può dire, l'ala moderata che pure è stata decisiva per l'entrata a Palazzo San Giacomo.

"Esternare – continua ancora Capasso – come ha fatto il sindaco di essere già in possesso di un progetto, mi preoccupa non poco anche sull'eventuale tenuta della maggioranza in Consiglio Comunale Mi permetto di consigliare al Sindaco di risparmiare battute onnicomprensive su Roma – conclude il consigliere di Idv – e guardare, come si sta facendo, ma ancora con piu' forza a Napoli e ai suoi problemi".

Come se non bastasse, arriva un fendente anche dalle colonne del quotidiano dei vescovi, l'Avvenire: "De Magistris ha commesso un doppio autogol, sta perdendo lucidità e anche un po' di faccia" scrive il giornale della Cei in un "Secondo noi", corsivo non firmato che esprime la linea della direzione. "Il cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe – continua l'Avvenire – cita don Oreste Benzi, e avverte saggiamente che i quartieri ‘a luce rossa' ‘abbagliano e ingannano, senza risolvere i problemi reali della gente', neanche quelli delle persone che sono indotte o costrette a fare triste commercio del proprio corpo. De Magistris si dichiara – udite udite – ‘offeso'. E straparla, concedendosi anche qualche volgare artificio polemico".

A dire il vero non solo i cattolici sono su tutte le furie col sindaco. In una intervista a Repubblica, Elena Coccia, avvocato con una lunga storia sul fronte dei diritti civili, attuale vicepresidente del Consiglio comunale eletta proprio con la lista civica arancione "Napoli è tua", boccia senz'appello il progetto di Luigi de Magistris: "Non ha le idee chiare" afferma.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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