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Quando la candidata sindaco della Lega a Bologna frequentava i centri sociali

Lucia Borgonzoni, candidata sindaco di Bologna, ha frequentato i centri sociali della sua città nei primi anni 2000. Ora vorrebbe raderli al suolo e insulta i militanti di sinistra…
A cura di Davide Falcioni
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Chissà come l'avrebbe presa se qualcuno le avesse dato della "zecca" quando anche lei frequentava i centri sociali. La protagonista si chiama Lucia Borgonzoni ed è nientemeno che la candidata sindaco di Bologna per la Lega Nord, partito che come è noto non lesina insulti ai giovani che si riconoscono in ideali come pacifismo e anticapitalismo. Ebbene, in occasione della manifestazione di domenica nel capoluogo emiliano Mauro Boris Borella, in passato frequentatore del centro sociale ex Link, ha pubblicato sulla sua pagina facebook una vecchia foto: lo scatto risale al 2000 e mostra proprio la Borgonzoni in un casale occupato. Come mai la donna è rimasta "folgorata sulla via di Damasco", anzi, di via Bellerio? Lei, intervistata da Repubblica, smentisce: "Lo sapevano tutti che ero leghista. Quel ragazzo non me lo ricordo, e neppure il casale occupato”, racconta. “Non rinnego quel periodo, ma un tempo le persone che giravano dentro i centri sociali erano diverse". Insomma, la candidata sindaco non smentisce le sue frequentazioni di allora.

Eppure la donna deve essere stata un po' distratta. La fine degli anni novanta e i primi del duemila è stato il periodo i maggior vitalità dei movimenti sociali italiani. Molti avevano partecipato alle manifestazioni di Seattle e stavano preparando Genova, ma la Borgonzoni non se n'è accorta: "Nessuno allora mi ha mai invitato a una manifestazione, e io ci sarei pure andata…". Poi fa una promessa: "Se diventassi sindaco i centri sociali li chiuderei, almeno come sono ora. Magari scopro che si fanno anche delle cose culturali dentro e allora non li chiudo. Ma ci credo poco”.

Insomma, la candidatura di Lucia Borgonzoni alla guida di Bologna rischia di trasformarsi in un boomerang per la Lega, anche perché dopo la manifestazione di domenica sui social network fioccano gli aneddoti sulla "vita passata" della donna. Quello che emerge non è il profilo della perfetta leghista, almeno a parole amante della legalità: "Averla come vicina nella mansarda sopra il mio appartamento è stato indimenticabile”, riferisce una signora. “Musica a tutto volume e viavai notturni da chiamare i Vigili per il rumore, cani che lasciavano le loro deiezioni sul mio/nostro pianerottolo e che nessuno puliva…".

Pubblichiamo integralmente la rettifica dell'associazione Link: "Rispetto alla notizia diffusa oggi a mezzo stampa e sui siti web di informazione riguardante la candidata sindaco leghista a Bologna, Lucia Borgonzoni, e le sue frequentazioni del Link, teniamo a precisare che si tratta dell'ex Link (all'epoca in via Fioravanti) che col nuovo Link ha in comune solo il nome. L'attuale sede del Link, gestita dall'associazione Link Associated, è in via Fantoni 21 a Bologna e non è un centro sociale, ma lo spazio dell'associazione che se ne occupa. Chiediamo per questo, dove possibile, di rettificare".

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