24 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Quadro di Pollock trovato per caso in un garage: potrebbe valere 15 milioni di dollari

Da un garage polveroso alle stelle: una tela di Jackson Pollock è stata rinvenuta per caso in un garage dell’Arizona e oggi andrà all’asta con previsioni da record.
A cura di Federica D'Alfonso
24 CONDIVISIONI
Jackson Pollock, Reflection of the Big Dipper (1947)
Jackson Pollock, Reflection of the Big Dipper (1947)

Nella giornata di oggi una casa d'aste statunitense metterà in vendita un dipinto di Jackson Pollock. Potrebbe sembrare una notizia come tante altre: ma le particolari circostanze del recente ritrovamento della tela, oltre al fatto che la vendita si annuncia come una delle più costose della storia del pittore statunitense, hanno resto l'asta una delle più attese della stagione.

Un ritrovamento del tutto casuale, quello di “Untitled Gouache”, una pittura su carta realizzata con un misto di vernici e smalti attribuita a Jackson Pollock. Josh Levine, amministratore della J. Levine Auction & Appraisal di Scottsdale, in Arizona, viene chiamato da un pensionato per la valutazione di un manifesto dei Los Angeles Lakers. Nello stesso garage stracolmo di oggetti che l'uomo sta per vendere o buttare via, la sorpresa: un dipinto che ricorda, nello stile e nei colori, il grande Jackson Pollock. Una fortuita casualità che ha portato, secondo le prime valutazioni degli asperti, al ritrovamento di un autentico dipinto del maestro dell'action painting.

“Untitled Gouache” era finito nel garage dell'anziano dopo una lunga serie di trasferimenti: l'uomo ha raccontato di aver ereditato una collezione di dipinti dalla sua sorellastra Jennifer Cosgriff, intima amica del critico d'arte Clement Greenberg, uno dei nomi più autorevoli nel panorama dell'arte americana del XX secolo. Grazie all'amicizia di Greenber e di Hazel Guggenheim McKinley, sorella della ben più famosa Peggy, la famiglia Cosgriff entra in possesso di una svariata serie di dipinti fra cui un già autenticato Kenneth Noland e, stando alle ultime notizie, un altrettanto autentico Pollock.

L'ennesimo falso?

Il dipinto è stato immediatamente sottoposto ad un esperto in materia, Peter Paul Biro, che ha confermato l'attribuzione, collocando la tela nel periodo compreso fra il 1945 e il 1949. Oltre alla tecnica pittorica, inconfondibile, a conferma dell'autenticità della datazione intervengono le analisi sui materiali: sia i pigmenti che il supporto utilizzato sono compatibili con i materiali utilizzati alla fine degli anni Cinquanta.

Una precisazione preziosissima quando si parla di Pollock: in questi anni infatti, alcuni test chimici eseguiti su numerose delle tele attribuite all'artista hanno rivelato la falsità di tali attribuzioni, scatenando il caos nella comunità dei collezionisti, e non solo. Sarebbero molti i “falsi” Pollock in giro per il mondo, soprattutto i dipinti prodotti fra la fine degli anni Quaranta e la metà dei Cinquanta, il periodo di massimo splendore della celeberrima pittura "a goccia".

Un altro Pollock da record

Il dipinto viene battuto all'asta da una base di 5 milioni di dollari, ma secondo le stime potrebbe raggiungere la cifra record di 15 milioni, nonostante la tela sia notevolmente danneggiata e dovrà essere quindi sottoposta ad un restauro di almeno 50 mila dollari.

Un nuovo record per un quadro di Jackson Pollock venduto all'asta: non paragonabile, certo, a quello raggiunto nel 2006 da “No.5”, una tela del 1949. Il finanziere messicano David Martinez la acquistò per ben 148 milioni di dollari, trasformandolo nel terzo quadro più costoso di sempre dopo Cèzanne e Francis Bacon.

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views