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Putin: “Interrompere con urgenza le ostilità”. Mogherini: “Non rispetta gli impegni”

L’Unione Europea, dopo aver scongiurato l’intervento militare, ha annunciato nuove sanzioni alla Russia entro una settimana.
A cura di Davide Falcioni
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UPDATE: Josè Manuel Barroso avrebbe telefonato a Vladimir Putin per chiedergli spiegazioni dei presunti soldati russi in territorio ucraino ma la conversazione sarebbe stata tutt'altro che conciliatoria: "Se voglio, prendo Kiev in due settimane", avrebbe risposto il presidente russo. A placare parzialmente gli animi è stato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, che ha annunciato che in realtà il Cremlino punta a una soluzione pacifica del conflitto. Secondo il russo Usa e Ue dovrebbero "chiedere a Kiev quello che chiedono in altri conflitti: mettere fine all'impiego di armi pesanti e dell'aviazione contro le città e contro la popolazione civile".

Sulla questione ha parlato ieri anche il nuovi Ministro degli Esteri dell'Unione Europea Federica Mogherini: "È interesse dell’Ucraina, dell’Europa e della Russia che la crisi abbia una soluzione politica e non una soluzione militare, che semplicemente non esiste. Ma ogni volta che si sono gettate le premesse per un’intesa, gli sviluppi sul terreno l’hanno smentita. Putin non ha mai rispettato gli impegni presi in diversi contesti, a Ginevra, in Normandia, a Berlino".
Il capo dello Stato russo Vladimir Putin ha fatto sapere che una soluzione alla crisi ucraina non può non passare per una discussione sul sistema statale delle regioni del Sud Est del Paese. Il capo del Cremlino ha dichiarato: "Devono essere immediatamente avviati negoziati sostanziali non su questioni tecniche, ma sull’organizzazione politica della società e sul sistema statale nel sud-est dell’Ucraina allo scopo di garantire incondizionatamente gli interessi delle persone che vivono lì", ha affermato durante uno show televisivo registrato nell’estrema periferia orientale del Paese. Il presidente russo ha anche sostenuto l'urgenza di interrompere subito le ostilità e ripristinare il corretto funzionamento delle infrastrutture.

L'UE: "Entro una settimana nuove sanzioni alla Russia"

Intanto Herman van Rompuy, presidente uscente del Consiglio UE, ha lanciato quello che somiglia in tutto e per tutto a un ultimatum: "La situazione in Ucraina è peggiorata, preoccupano gli intensi combattimenti e la presenza dell’esercito russo su suolo ucraino, e la Ue chiede alla Commissione di preparare urgentemente nuove misure in una settimana". Le nuove misure auspicate sarebbero altre sanzioni a Mosca, accusata di aver invaso il territorio ucraino con almeno mille uomini. In realtà, tuttavia, dal Cremlino hanno sempre smentito questa notizia, ed a farlo sono stati anche alcuni osservatori dell'Osce. Quello che però l'Europa sta offrendo alla Russia appare come un aut aut. La stessa Angela Merkel ha annunciato: "Abbiamo visto una escalation; se non ci sarà un cambiamento significativo entro una settimana l’Unione europea varerà nuove misure contro la Russia negli stessi campi già colpiti". La Cancelliera tedesca ha sottolineato che i 28 sono tutti d’accordo che non ci può essere soluzione militare alla crisi.

Scambio di prigionieri Russia-Ucraina

In questo quadro i combattimenti non accennano a terminare e stamattina all'alba è stato portato a termine uno scambio di prigionieri. L'esercito di Kiev ha riconsegnato i 10 paracadutisti russi catturati in territorio ucraino quasi una settimana fa, mentre Mosca ha liberato 63 soldati ucraini che avevano varcato la frontiera con la Russia.

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