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Punto da zanzara durante un viaggio in Thailandia: muore per una rara forma di encefalite

L’uomo aveva accusato letargia e disorientamento già prima di fare ritorno a casa. I medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
A cura di G. L.
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una puntura di zanzara
una puntura di zanzara

Un clima caldo e umido come quello del Sud Est asiatico rappresenta un paradiso per molti insetti. Dalle specie più rare e letali a quelle più comuni e quasi inoffensive, quest’area del mondo pullula di piccoli esseri viventi che, talvolta, possono dimostrarsi più insidiosi del previsto per gli esseri umani. È sicuramente questo il caso di un uomo australiano di circa 60 anni che è morto dopo aver contratto una rara forma di encefalite durante un soggiorno in Thailandia.

L’anziano turista era tornato a casa dopo aver trascorso 10 giorni nella città di Phuket, nel sud del Paese, all’inizio di maggio. Già durante l’ottavo giorno in Thailandia, l’uomo aveva iniziato a soffrire di letargia, avvertendo forti difficoltà a restare sveglio durante il giorno. Pochi giorni dopo il suo ritorno in Australia, alla costante sonnolenza si era aggiunto anche uno stato di confusione che lo aveva convinto a recarsi in ospedale, dove era stato immediatamente ricoverato. Nei giorni seguenti, l’uomo aveva continuato a perdere coscienza fino a costringere la struttura a spostarlo in terapia intensiva, dove è morto mercoledì il 21 giugno.

Soltanto oggi l’ospedale ha reso noto che l’uomo sarebbe morto dopo aver contratto l’encefalite giapponese, un’infezione virale acuta che colpisce il cervello, trasmessa, probabilmente, attraverso un morso di zanzara. La patologia si rivela fatale in una percentuale di casi compresa tra il 20 e il 30 per cento del totale e, secondo i medici, non c’è il rischio che l’uomo possa aver contagiato altre persone in Australia. Difatti, benché l’encefalite giapponese sia diffusa in tutta l’Asia Sudorientale, contrarre questa malattia per chi non vive nelle aree a rischio, luoghi paludosi lontani dai centri urbani, è un evento decisamente raro.

Le aree gialle corrispondo alla zona di diffusione dell'encefalite giapponese
Le aree gialle corrispondo alla zona di diffusione dell'encefalite giapponese

Secondo i medici che hanno seguito il caso, l’uomo morto in Australia non era stato vaccinato prima di recarsi in Australia e non aveva cercato informazioni su come evitare l’infezione. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, dal 2001 ad oggi sono stati registrati soltanto 10 casi di encefalite giapponese in Australia, dei quali pochissimi si sono rivelati letali.

Secondo Steven Tong, medico che ha seguito il caso all’ospedale reale di Melbourne, il rischio di contrarre l’encefalite giapponese viaggiando in aree a rischio come la Thailandia è compreso tra “una possibilità su un milione e una su 500mila”. Il che dimostra come “sfortunatamente, questa persona sia stata soltanto molto sfortunata”, sostiene Tong.

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