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Puglia, via il murale di Bocca di rosa: troppi insulti, la famiglia ne chiede la rimozione

Il murale dell’artista Kris Rizek era un omaggio a una donna che in passato aveva svolto il mestiere di prostituta a Corato, in provincia di Bari, ma l’opera non è stata capita e, a seguito degli insulti, la famiglia ne ha chiesto la rimozione.
A cura di Redazione Cultura
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Il murale di "Carmela" di Kris Rizek - Foto dell'artista
Il murale di "Carmela" di Kris Rizek – Foto dell'artista

Una donna che fino agli anni Ottanta si diede al mestiere più antico del mondo. Per lei  fu quella l’unica strada per sconfiggere la miseria e per tirare avanti in contesto di emarginazione e arretratezza. L'obiettivo degli organizzatori della manifestazione "Verso Sud", nel centro pugliese di Corato, avevano deciso di ricordarla e dare dignità a Carmela, la bocca di rosa del paesino, ridando vita a un vecchio rudere, quello in cui la donna abitava. D'altronde, il tema della femminilità era stato centrale in tutto il programma della loro (lodevole) iniziativa dedicato all'abbandono.

Ora, però, il murale è stato ricoperto di vernice color panna. Su richiesta della famiglia della donna, infatti, l'altro giorno gli organizzatori della manifestazione che ha promosso la realizzazione dell’opera hanno proceduto alla copertura dell’opera.

A firmare l'opera era stato l’artista barlettano Kris Rizek, a lui gli organizzatori di "Verso Sud" avevano affidato la realizzazione di un murale che aveva l'obiettivo di ricordare una persona che "ha scritto la storia di un luogo nella memoria collettiva molto più di quanto abbiano fatto le istituzioni". Lo stesso writer aveva testimoniato quanto fosse presente la memoria di Carmela nel piccolo paesino in provincia di Bari. "Mentre lavoravo – aveva dichiarato Kris Rizek – alcuni signori un po’ avanti negli anni si sono avvicinati. Parlavano tra di loro, ricordavano esattamente quale fosse l’ingresso dell’abitazione di Carmela e da quale finestra si affacciasse."

Eppure, nonostante il murale fosse un omaggio a Carmela, adesso è stato rimosso. Perché? Immediatamente dopo la realizzazione dell'opera – ci spiega Giuliano Maroccini dell'organizzazione di "Verso Sud" – sono iniziati gli insulti alla figura di Carmela. Commenti del tipo: "D'altronde sono stati i familiari a chiedere la copertura. Insomma i classici figli di puttana” ci hanno convinto che non si poteva andare avanti. Il tono di affermazioni del genere, da solo, basterebbe a giustificare la copertura dell’opera di Rizek. Il linguaggio utilizzato, da solo, basta a dare ragione a delle persone che si sentono ferite, umiliate: non dall’opera in sé, lieve e poetica come Rizek sa essere. Ma da commenti e parole come queste."

Operai al lavoro durante la rimozione del murale di Carmela - foto di Corrado Bove
Operai al lavoro durante la rimozione del murale di Carmela – foto di Corrado Bove

In una nota, il comitato organizzatore di "Verso Sud" ha dichiarato:

Non c’erano ragioni giuridiche a imporci la copertura: la nostra è stata una scelta, dolorosa, della quale ci assumiamo tutte le responsabilità: così come ci assumiamo la responsabilità di non esserci preoccupati prima delle possibili ripercussioni nel realizzarla: presi da ragioni artistiche, convinti che “il fatto noto” fosse ormai pienamente metabolizzato, a conoscenza anche della bella canzone di Gerardo Strippoli, abbiamo voluto omaggiare una figura piena di verità, dignità e poesia: questo è per noi Carmela, controfigura meridiana della bocca di rosa di De André. Ma le ragioni della vita, ricordiamolo sempre, vengono prima di quelle dell’arte. E se Verso Sud vuole mettere a contatto l’arte con la vita è dalla vita che deve partire, dalle persone. Questo è l’insegnamento che noi possiamo trarre da questa vicenda. Ai familiari chiediamo scusa, ci siamo già guardati negli occhi. Con i familiari passeremo del tempo, ci faremo raccontare delle storie, omaggeremo Carmela lontano dai riflettori. Ai cittadini chiediamo di custodire il fiore che è rimasto su quella parete: che sia la promessa di un frutto per il futuro.

Adesso che l'opera di Rizek è stata rimossa e Carmela è stata di nuovo dimenticata dal suo paese, a Corato qualcuno ha voluto in ogni caso ricordarlo. Sulla parete, infatti, è rimasto visibile solo un unico fiore rosso, simbolo dell'omaggio realizzato per Carmela.

Foto di Marianna Lotito
Foto di Marianna Lotito
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