Profughi in Veneto, ecco i due nuovi Comuni che li ospiteranno
Bagnoli di Sopra, nel Padovano, e Conetta, frazione di Cona, in provincia di Venezia. E’ dove sono state individuate le altre due caserme dove saranno accolti i profughi spediti in Veneto. E puntuali arrivano i primi allarmi lanciati direttamente dai sindaci dei due comuni. Alberto Panfilio, sindaco di Cona, teme che l’area si trasformi in “un moderno lager, viste le condizioni in cui versa la struttura e il fatto che lì per i migranti non c’è proprio nulla: il primo bar dista 8 chilometri”. Preoccupazioni erano già state invece espresse dal sindaco di Bagnoli di Sopra, Roberto Mila, per il rifugio per migranti che sorgerà nell’ex base missilistica del suo comune: “Non siamo razzisti, a Bagnoli di Sopra 25 profughi li ospitiamo già. Ma come si può pensare che un paese di poco più di 3.000 abitanti si faccia carico di una maxi struttura con almeno un centinaio di profughi?”.
Ieri il ministro dell’Interno Mario Marcone a Padova, ha incontrato il sindaco Massimo Bitonci e il prefetto Patrizia Impresa. Ha confermato che l’ex base aerea di Bagnoli di Sopra sarà presto aperta e adoperata come ‘hub’ centro di smistamento dei richiedenti asilo, e che l’ex caserma militare Prandina di corso Milano, dove da tre settimane è alloggiato un centinaio di profughi africani, verrà chiusa entro la fine di agosto. “La mia città ha già ampiamente dato. Ora tocca a qualcun altro” ha commentato Bitonci. La Ad ogni modo la tensione in Veneto resta alta, anche perché la quota di migranti destinati alla regione sarebbe stata nuovamente ritoccata: ora se ne attendono 6.446. Al momento, quelli già presenti sono 5.445.