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Professori e alunni: divieti di amicizia su Facebook

Tra studenti e insegnanti niente amicizia sul social network di Zuckerberg: è quanto vietato da una circolare scolastica passata nelle classi di una scuola ligure. Conversare o visualizzare la bacheca degli studenti o dei docenti potrebbe compromettere il rapporto di autorità tra le parti.
A cura di Daniela Caruso
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FACEBOOK LAW

Professori e alunni non posso stringere amicizia su Facebook. In Liguria è stata emanata la prima circolare scolastica che impone il vieto agli alunni e agli insegnanti di diventare amici sul popolare social network. L’insolita notizia è arrivata nelle classi della scuola media Albisola Superiore. L’amicizia su Facebook farebbe perdere autorevolezza ai professori, poiché si viene, inevitabilmente, a creare un rapporto reale. La circolare non è rimasta circostritta alla scuola ligure, ma ha fatto il giro d’Italia, in poco tempo, grazie al tam tam in rete. In Missouri già è stata approvata una legge che vieta conversazione e amicizia virtuale tra studenti e professori, scatenando non poche polemiche e ricorsi.

Lo psichiatra Pietropolli Charmet, si dice favorevole all’uso di Facebook e dei social network in generale per motivi legati allo studio, in quanto “la relazione con gli studenti deve essere educativa, il controllo è sull'apprendimento, non sulle emozioni". Il legame tra alunni e maestri, però, esiste anche in classe e questo è un dato di fatto e l’equilibrio in questo particolare legame si verrebbe a stabilire nel meccanismo dell’attribuzione dei voti. La preside del liceo Mamiani di Roma condivide la posizione assunta dalla scuola ligure, poiché “è rispetto per i ragazzi, per il loro mondo, che non deve essere invaso dagli adulti, genitori compresi”. I ragazzi, secondo diversi commenti apparsi sul Web, si sentirebbero osservati o giudicati eventualmente dall’occhio autorevole del prof di turno, che potrebbe visionare la bacheca e leggerne commenti e post. Mario Rusconi, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Presidi e insegnante al liceo Newton di Roma pensa che il rapporto alunni-prof è fondamentale, basta che “prevalga la ragionevolezza dell’adulto, la capacità di non confondere i ruoli”.

I social network, bisogna specificarlo, sono entrati prepotentemente nella nostra vita quotidiana, non solo per chattare, ma anche per esprimere le nostre idee cultura, politiche: un'ottima vetrina usata anche da associazioni e giornali online per creare dibattito intorno ai temi salienti dell'economia, della politica e del vivere quotidiano.

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