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Prof denunciato perché metteva voti bassi. Per il giudice aveva ragione

L’insegnante aveva messo voti molto bassi dopo aver somministrato agli studenti delle scuole superiori un test di matematica per bambini delle elementari.
A cura di D. F.
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Sono dovuti passare cinque anni ma alla fine una sentenza del giudice del lavoro di Lecce ha annullato la sanzione disciplinare comminata dal preside dell’istituto tecnico commerciale di Casarano, Prof. Bruno Contini, all'insegnante "reo" di aver dato ai suoi studenti voti troppo bassi. La scuola è stata anche condannata a pagare le spese legali: il docente, un cinquantenne salentino che non vuole venga pubblicato il suo nome, non ha accolto la notizia con soddisfazione. Al contrario, ha commentato: "Dopo molti anni ho capito che non si possono valutare davvero i ragazzi per quello che valgono, e quindi spingerli a lavorare e studiare di più. Se tutti gli studenti avessero i voti che meritano, non verrebbe promosso più del 20%".

Il professore, formato come ingegnere elettronico, ha un giudizio fortemente critico anche nei confronti dei colleghi: "Il 90% dei professori temo privilegi il proprio interesse privato (mantenere la propria cattedra e non perdere iscritti) rispetto al dovere d’ufficio (valutare obbiettivamente le competenze raggiunte dai suoi studenti)". Secondo l'insegnante tutti gli studenti andrebbero valutati con i voti decimali, da 1 a 10, senza farsi troppi problemi a dare anche 1 e 2. "Non si tratta di essere severo: io penso di essere assolutamente normale. Quando sono entrato per la prima volta nell’istituto di Casarano, quello dove è scoppiato il caso, ho sottoposto i ragazzi di prima superiore ad un test matematico che viene proposto dal Miur per bambini di IV e V elementare, volevo valutare le loro condizioni di partenza. E per evitare polemiche ho usato quesiti riconosciuti, non inventati da me. Ma i risultati sono stati imbarazzanti, i ragazzi non erano in grado di rispondere a domande semplicissime: così ho messo loro voti bassi, come meritavano".

Insomma, il professore ha messo voti bassi perché aveva a che fare con studenti impreparati. La situazione, però, non è andata giù ai familiari dei ragazzi e nemmeno al preside che, dopo una serie di "dispetti", ha pensato di trascinare il docente in tribunale. Mossa che si è rivelata un boomerang, visto che un giudice ha pienamente riabilitato l'insegnante: "I professori che mettono voti reali, come me, vengono guardati male e costretti a giustificare ogni virgola, per cui quasi tutti si adattano mettendo sufficienze anche a chi non se lo merita. Ed è praticamente impossibile per le famiglie o per la scuola mandare via un docente che non insegna bene: i punteggi in graduatoria dipendono in gran parte dall’anzianità più che dalla capacità di un professore e dalla sua preparazione".

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