Produzione industriale, brusco calo a luglio: -1% dice l’Istat
Non ci sono segnali di ripresa in Italia. Almeno a guardare i dati della produzione industriale, il cui indice destagionalizzato lo scorso mese di luglio ha registrato una flessione dell'1% rispetto a giugno. Nella media del trimestre maggio-luglio il settore si è contratto dello 0,8% nei confronti del trimestre precedente. A certificarlo è l’Istat, che evidenzia peraltro come il rallentamento sia particolarmente significativo se paragonato allo stesso periodo del 2013: in questo caso il calo è ancor più netto, pari all’1,8%. E’ questo un ulteriore segnale di fatica dell’economia italiana. E non ci sarebbe neanche da sorprendersi più di tanto se si guarda agli ultimi dati: il -0,2% del Pil nel secondo trimestre del 2014 e il rialzo del tasso di disoccupazione. Senza contare l’allarme lanciato ieri dalla Bce sui conti pubblici italiani.
E’ una brusca frenata quella della produzione industriale italiana a settembre. Basti pensare che per quanto concerne il dato mensile, si tratta del calo più significativo guardando allo stesso periodo del 2013. Un dato in controtendenza rispetto all'Eurozona, dove la produzione in luglio ha registrato un aumento dell'1% sul mese precedente e del 2,2% sullo stesso mese dell'anno scorso. Per quanto riguarda la suddivisione per settori dell'economia, aggiunge l'Istat, a luglio l'indice presenta variazioni congiunturali negative in tutti i principali comparti. In particolare, quello della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-13,9%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-10,1%) e dell'attività estrattiva (-7,8%). Ma in calo anche i beni di consumo (-2,4%), i beni strumentali (-2,1%) e, in misura più lieve, l'energia (-0,8%) e i beni intermedi (-0,6%). La maggiore crescita tendenziale si ha invece per quanto la fabbricazione di computer, i prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, gli apparecchi di misurazione e orologi (+4,8%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,0%) e della fabbricazione dei mezzi di trasporto (+2,9%).