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Produzione industriale: a gennaio incremento dell’1%. Mai così alta dal 2011

I comparti che hanno fatto registrare dei sensibili miglioramenti sono quelli della produzione di mezzi di trasporto, metallurgia e fabbricazione di articoli in gomma.
A cura di D. F.
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La produzione industriale inizia il 2014 con il piede giusto. Secondo i dati diffusi dall'Istat, infatti, nel mese di gennaio è stato registrato un incremento dell'1% sul mese di dicembre, come non si registrava da agosto del 2011. L'istituto di statistica segnala anche un rialzo su base annua dell'1,4%. Dati che lasciano ben sperare e che avevano già fatto capolino nel mese di novembre, per poi crollare nuovamente a dicembre, quando l'indice risultò in forte contrazione sia in termini congiunturali sia nel confronto annuo. Gli aumenti registrati a gennaio superano le attese, facendo registrare un rialzo mensile record negli ultimi due anni e mezzo. Il balzo su base annua risulta invece il più sostanzioso solo dal mese di novembre, quando la produzione industriale schizzò dell'1,5% sul piano tendenziale, dopo ben 26 cali consecutivi. Dicembre aveva poi freddato le speranze (-0,8% sul mese e -0,7% sull'anno), che ora si riaccendono.

Per quanto riguarda i diversi settori produttivi, quelli contraddistinti da una crescita più importante sono la realizzazione di mezzi di trasporto (+12,0%), la metallurgia (+9,6%) e la fabbricazione di articoli in gomma (+5,9%). Nel dettaglio, fa sapere sempre l'Istat in base ai dati corretti per gli effetti di calendario, gli autoveicoli registrano un aumento del 7,7% su base annua. In ribasso risultano invece l'attività estrattiva (-6,5%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (-6,4%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-5,6%).

I dati diffusi dall'Istat non rassicurano però Federconsumatori. Secondo l'associazione di categoria infatti "rappresentano un segnale ancora troppo timido, di fronte al quale parlare di fuoriuscita dalla crisi è ancora del tutto prematuro. Serve perciò intervenire concretamente per il rilancio della domanda di mercato e per la ripresa occupazionale". "Da troppo tempo, infatti, l'economia del nostro Paese risente degli effetti devastanti della profonda crisi della domanda di mercato, che ancora oggi non intravede alcuno spiraglio di ripresa. Secondo quanto rilevato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la contrazione dei consumi è stata del -4,7% nel 2012, del -3,4% nel 2013, mentre nel 2014 si prevede un’ulteriore frenata tra il -1,3 ed il -1,4%. Nell’ultimo triennio, così, il calo dei consumi delle famiglie toccherà quota -9,5%. Una diminuzione impressionante, che equivale ad una caduta della spesa delle famiglie di circa 67,8 miliardi di Euro, pari a una minore spesa di oltre 2.700 Euro a famiglia". Federconsumatori chiude con un appello all'Esecutivo: "Questo, a meno che il Governo non si decida ad imprimere una vera e propria svolta che consenta all'economia di ripartire grazie ad un rilancio del potere di acquisto delle famiglie e, quindi, della domanda interna."

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