4 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Processo Yara, nessuno dei testimoni conferma l’alibi di Bossetti

Prosegue il processo a Massimo Giuseppe Bossetti. Riguardo la presenza dell’imputato a Brembate Sopra il giorno della scomparsa di Yara Gambirasio non è giunta nessuna conferma della versione del muratore ma neppure nessuno dei testimoni è stato in grado escludere la sua presenza.
A cura di Susanna Picone
4 CONDIVISIONI
Immagine

Al processo per l’omicidio di Yara Gambirasio le deposizioni di genetisti e consulenti oggi hanno lasciato spazio a quelle dei testimoni legati all’imputato, Massimo Giuseppe Bossetti. Diverse persone sono state chiamate a testimoniare davanti alla corte d'Assise di Bergamo riguardo la presenza di Bossetti nella zona di Brembate Sopra, paese della vittima, il giorno della sua scomparsa cinque anni fa, il 26 novembre del 2010. L’imputato ha ammesso la sua presenza a Brembate quel giorno per sbrigare commissioni: dal meccanico, dal commercialista, presso una ditta di materiali edili e in alcune edicole. Dalle testimonianze di stamattina non è giunta nessuna conferma della versione del muratore ma neppure nessuno dei testimoni è stato in grado escludere la sua presenza. La commercialista, ad esempio, ha detto di non ricordare esattamente in quali giorni l'imputato sia andato da lei. Stesso discorso per la trattoria di Palazzago, dove ci sono fatture dal 25 ottobre al 25 novembre 2010: la cassiera ha ricordato la presenza di Bossetti abbastanza assidua in quel periodo ma non i giorni precisi. Un carrozziere, invece, ha affermato di stimare di aver tenuto il furgone di Bossetti in officina per un periodo compreso tra il 17/18 e il 29/30 ottobre ma neppure lui ha saputo escludere che l'imputato possa essere passato in officina in altre date.

Bossetti a Chignolo d’Isola due settimane dopo il delitto – Tra i testimoni ascoltati oggi c’è anche Giancarlo Bonacina, uno dei soci della Edil Bonacina di Chignolo d'Isola, dove Bossetti comprò della sabbia due settimane dopo la scomparsa di Yara Gambirasio. Secondo Bonacina, Bossetti non era un cliente abituale e non si faceva vedere a Chignolo da un po’ di tempo. Quell’acquisto due settimane dopo l’omicidio di Yara secondo l’accusa potrebbe essere stato soltanto un pretesto per tornare nella zona in cui era stata portata la ragazzina. La difesa sostiene invece che Bossetti lavorasse in un cantiere nelle vicinanze.

Ancora uno scontro in aula tra accusa e difesa – In mattinata a Bergamo si sono registrati momenti di tensione quando il pm Letizia Ruggeri ha fatto sapere che, per il pomeriggio, erano stati citati quattro dipendenti di centri estetici frequentati dal muratore. La difesa è insorta parlando di “effetto sorpresa”. Gli avvocati di Bossetti hanno attaccato la pm dicendo di avere la necessità di preparare scrupolosamente tutte le udienze, per fare domande ai testi. “È diritto del pm citare qualunque teste ritenga”, ha risposto il magistrato e da qui è nata una discussione molto animata.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views