Processo Thyssen Krupp, sentenza choc: annullate le condanne ai manager

Le sezioni unite penali della Cassazione hanno annullato con rinvio le condanne ai manager imputati per il rogo della Thyssen. Ci sarà un nuovo processo d'appello a Torino per "rideterminare le pene". Il procuratore generale Carlo Destro oggi in Cassazione aveva detto il suo no all'omicidio volontario e chiesto la conferma delle pene inflitte dalla Corte d'appello di Torino. La sentenza, sorprendente, invece va in tutt'altra direzione: non diventano definitive dunque le condanne per il devastante incendio che nel dicembre del 2007 uccise sette operai della multinazionale tedesca dell'acciaio mentre lavoravano nello stabilimento subalpino. Sul banco degli imputati del processo Thyssen vi sono, oltre all’amministratore delegato Harald Hespenhahn, anche il responsabile della sicurezza, Cosimo Cafueri, il responsabile dello stabilimento torinese Giuseppe Salerno, il membro del comitato esecutivo dell’azienda Gerald Priegnitz, il responsabile dell’area tecnica, Daniele Moroni, e il dirigente Marco Pucci. Il processo era iniziato con una condanna in primo grado per omicidio volontario per i dirigenti della Thyssen e proseguita con il processo d'appello e la derubricazione dell’accusa da omicidio volontario a omicidio colposo con i relativi sconti di pena per gli imputati.