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L'omicidio Meredith Kercher

Sentenza Meredith: condannati Amanda Knox e Raffaele Sollecito

La Corte d’Assise d’appello di Firenze ha condannato Raffaele Sollecito e Amanda Knox: sono i responsabili dell’assassinio della studentessa inglese Meredith Kercher.
A cura di A. P.
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Ore 22.10 – "Amanda impietrita" –  Dopo la lettura della sentenza Amanda Knox è rimasta “impietrita”, ma non ha pianto e non ha parlato. È quanto ha comunicato uno dei suoi legali, Carlo Della Vedova, che ha parlato a telefono con la studentessa americana e la detto quanto deciso dalla Corte di Firenze. “Impugneremo la sentenza”, ha detto invece Giulia Buongiorno, legale di Raffaele Sollecito. Un processo “vuoto di prove e di indizi. Lo abbiamo dimostrato. Questo è solo un passaggio”. Impassibili, alla lettura della sentenza, i familiari di Meredith Kercher. Hanno stretto le mani ai loro legali e hanno scambiato qualche parola con il pg.

Ore 21.55 – Knox e Sollecito condannati. È arrivata, dopo più di dieci ore di camera di consiglio, la sentenza per il processo d’appello bis relativo all’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. La Corte di Assise d’appello di Firenze ha deciso di condannare a 28 e 6 mesi di reclusione Amanda Knox. Venticinque anni, invece, per Raffaele Sollecito. Per quest’ultimo divieto di espatrio e ritiro del passaporto. Nessuna misura cautelare, invece, per la cittadina americana.

Ore 19.20 – L'orario esatto della sentenza rimane ancora incerto. Raffaele non sarà presente in aula. Slitta sicuramente a dopo le 20 la sentenza per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo ha annunciato la cancelleria della Corte d'assise d'appello di Firenze: “Hanno ancora un po' da fare”, è quanto ha detto la funzionaria. Raffaele Sollecito, da parte sua, ha cambiato idea e ha deciso che non sarà in aula per la lettura della sentenza. “Non ce la facciamo”, si è limitato a spiegare il padre Francesco. Amanda Knox, intanto, nella sua casa di Seattle insieme alla madre, ha fatto sapere di aver spento la Tv e di attendere notizie dai suoi difensori. La giovane americana è “preoccupata e stanca”, hanno spiegato i legali. A loro continua a chiedere indicazioni sugli sviluppi della giornata. Chi l'ha contattata racconta di Amanda tesa, molto agitata e al tempo stesso fiduciosa sull'esito del processo.

AGGIORNAMENTO 18.15 – Slitta ancora l'orario della sentenza, si attende verso le 20.

AGGIORNAMENTO 17.10 – Slitta l'orario della sentenza della Corte d'assise d'appello di Firenze per l'omicidio di Meredith Kercher. Pochi minuti fa, un cancelliere si è affacciato in aula comunicando agli avvocati che l'orario della sentenza sarà annunciato intorno alle 18. L'aula si sta riempiendo di giornalisti e pubblico mentre Raffaele Sollecito non c'è ancora.

AGGIORNAMENTO 16.50 – A poche ore dal verdetto della Corte d'Assise d'Appello di Firenze per l'omicidio di Meredith Kercher, l’imputata Amanda Knox racconta in un'intervista via Skype pubblicata dal New York Times le sue sensazioni: “Nulla potrà cancellare l'esperienza di essere stata ingiustamente imprigionata”, dice la studentessa americana.  Amanda non si definisce una persona diabolica: “Ma io non sono così, sono diversa da come mi hanno dipinta”, afferma. Perché oggi non è in aula: “Mi sarei messa nelle mani di persone che hanno dimostrato chiaramente di volermi in carcere per qualcosa che non ho fatto. E io non posso farlo. Proprio non posso”. “Le persone che mi accusano – ha detto ancora Amanda Knox – sostengono che non può essere fatta giustizia per Meredith sino a che io non verrò condannata”.

AGGIORNAMENTO 10.30 – Sentenza dopo le 17 . Dopo le repliche degli avvocati della difesa, come previsto i giudici della Corte d'assise d'appello di Firenze si sono ritirati in Camera di consiglio per decidere la sentenza finale del processo d'appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher. Prima di abbandonare l'Aula del Tribunale, il presidente della Corte, Alessandro Nencini, ha annunciato che la sentenza non ci sarà prima delle 17. "Adesso vado via, ma tornerò dopo" ha assicurato Raffaele Sollecito che era presente questa mattina in Aula. Amanda invece seguirà la lettura della sentenza in videoconferenza da Seattle, dove attenderà la decisione dei giudici insieme con la madre.

AGGIORNAMENTO 9.30 – Difesa: "Granitica certezza di innocenza". "La consapevolezza dell'innocenza di Amanda oggi è granitica e ci permette di affrontare con serenità l'accusa", è quanto dichiarato in apertura dell'ultima udienza del processo Meredith da uno dei difensori di Amanda Knox, l'avvocato Carlo Dalla Vedova. Nella sua replica, prevista ad inizio seduta prima del ritiro dei giudici in Camera di consiglio, l'avvocato ha spiegato che l'omicidio di Meredith Kercher è da addebitare esclusivamente a Rudy Guede. Secondo il legale quella sera Guede entrò in casa dalla finestra per rubare, quando entrò Meredith "Rudy era ubriaco e a quel punto si è innestato un cocktail di eccitazione e aggressione" che hanno portato all'omicidio.  "Non è possibile condannare una persona perché è probabile che sia colpevole" ha dichiarato poi l'avvocato citando alcune perizie. Knox quindi "deve essere assolta per difetto della prova", ovvero per "l'assenza di Amanda, come anche di Raffaele Sollecito, sul luogo del delitto".

Oggi è il giorno decisivo del Processo Meredith. Dopo sette anni dall'omicidio di Meredith Kercher, la giovane studentessa inglese di 22 anni uccisa a Perugia, infatti i giudici della Corte d'assise d'appello di Firenze emetteranno la sentenza dell’appello bis per i due imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Amanda seguirà l'udienza insieme alla famiglia dagli Stati Uniti dove si trova dopo la sentenza di assoluzione, Sollecito invece dovrebbe essere in Aula insieme al padre come annunciato dallo stesso genitore. Una mossa sicuramente a sorpresa visto che il procuratore generale Alessandro Crini in caso di condanna ha chiesto per lui una misura cautelare che potrebbe essere anche l'arresto immediato. Oltre a Sollecito, sono annunciati anche i fratelli di Meredith, Stephanie e Lyle Kercher, che proprio in queste ore hanno ricevuto una lettera inviata da Amanda, ma che probabilmente non leggeranno. "Non sento ancora il bisogno di parlare con lei" ha spiegato infatti Stephanie, aggiungendo: "Dobbiamo sopportare il sistema giudiziario italiano, ma vorremmo che il processo finisse. Il verdetto non sarà una rivincita".

La giornata di oggi al palazzo di giustizia -Il Procuratore generale nella sua requisitoria ha chiesto una condanna a 30 anni di carcere per la Knox e 26 anni di reclusione per Raffaele. Secondo l'accusa l'omicidio di Amanda sarebbe scoppiato per vecchi attriti fra le due coinquiline per la pulizia della casa, che quella sera esplosero quando Amanda e Raffaele presero le difese di Rudy Guede che era ospite nell'appartamento. La giornata di oggi al palazzo di giustizia del capoluogo toscano per il processo Meredith prevede dalle nove del mattino le ultime repliche degli avvocati difensori e poi una lunga attesa per la sentenza. I giudici della Corte d'assise d'appello, infatti, si riuniranno subito dopo in camera di consiglio per emettere la sentenza che stabilirà se Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono i responsabili dell’assassinio di Meredith Kercher.

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