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L'omicidio Meredith Kercher

Processo Meredith, al via la seconda udienza: assenti Amanda e Sollecito

Seconda udienza del processo a Firenze per l’omicidio di Meredith Kercher: la Corte d’Assise d’Appello ha affidato la perizia genetica sul coltello sequestrato da Sollecito. In aula anche il pentito Luciano Aviello.
A cura di Susanna Picone
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È in corso oggi la seconda udienza del processo a Firenze per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. I due imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, sono ancora assenti. In aula è invece presente Francesco Sollecito, il padre dell’ingegnere pugliese. La Corte d’Assise d’Appello ha affidato la perizia genetica sul coltello sequestrato in casa di Sollecito e ritenuto dall’accusa l’arma del delitto: incaricati dell’operazione due ufficiali dei carabinieri dei Ris di Roma. Secondo quanto ha richiesto la Corte, come ha spiegato il presidente Alessandro Nencini, i periti dovranno ricercare la presenza sul coltello del dna di Meredith o di Rudy Guede, l'unico che è stato condannato finora a 16 anni per l'assassinio della ragazza. L'eventuale esame dei risultati della perizia si svolgerà nell'udienza convocata per il prossimo 6 novembre.

“Sollecito attende tranquillo” – Nel corso dell’udienza di oggi è prevista anche la testimonianza di Luciano Aviello, ex collaboratore di giustizia che è stato compagno di cella di Sollecito. Il pentito è stato già ascoltato nei processi a Perugia quando accusò il fratello dell’omicidio ma poi, per quelle dichiarazione, fu indagato per calunnia. Sull’assenza in aula di Sollecito ha rilasciato qualche dichiarazione uno dei suoi legali, Luca Maori: “Ho sentito Raffaele dopo la prima udienza e lui attende tranquillo. Non è venuto perché la sua presenza dal punto di vista mediatico avrebbe concentrato l’attenzione su di lui e non sul processo. Noi vogliamo difenderci nel processo e non dal processo”.

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