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Processo Mediatrade: Berlusconi show fuori da Palazzo di giustizia

Fuori dal Palazzo di Giustizia a Milano, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è scagliato nuovamente contro i magistrati di Milano, rei a suo dire di fargli perdere solo tempo. Per il Cavaliere non hanno alcuna prova per incriminarlo.
A cura di Alfonso Biondi
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Prima di presentarsi davanti ai giudici per l'udienza del processo Mediaset, Silvio Berlusconi ha rilasciato delle pesanti dichiarazioni sull'ostilità dei giudici nei confronti del Paese e sulla necessità di una riforma della giustizia. Uscito fuori dal Tribunale, poi, ha rincarato la dose, entrando nello specifico del processo che lo vede imputato per frode fiscale:

Ho passato una mattinata surreale. Tutto è sul nulla perché non c'è una prova non c'è un documento e una testimonianza di un passaggio di denaro a sostegno delle tesi del pubblico ministero che sono solo frutto della sua fantasia. Abbiamo sentito alcuni testimoni e vengo via con una sensazione drammatica di perdere tempo. Si tratta di processi incredibili, fatti solo per gettare fango su un avversario.

Il piccolo comizio si è consumato davanti ai suoi sostenitori, chiamati a gran voce dal Pdl a sostenere il proprio leader perseguitato dalla solita "magistratura politicizzata". Ma lo show del Cavaliere è stato anche impreziosito da un simpatico siparietto col giornalista di Repubblica Giuseppe D'Avanzo. A D'Avanzo che gli chiedeva perché avesse reso le dichiarazioni alla stampa e non ai giudici, il Cavaliere ha risposto: "Senta, signor Stalin, lei di che giornale è?" e D'Avanzo: "Repubblica". E Berlusconi: "Ecco, appunto, grazie".

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Insomma l'udienza di oggi è stato solo una piccola parantesi tra i due show di un Presidente del Consiglio decisamente esuberante per l'occasione. Per la cronaca in aula è stata ascoltata in qualità di testimone Paola Massia, ex collaboratrice del produttore Frank Agrama (anch'egli imputato assieme a Berlusconi): la Massia ha confermato che Berlusconi e Agrama si conoscevano e che li aveva visti insieme.

Intanto fuori dal Palazzo di giustizia facevano sentire la propria voce anche i detrattori di Berlusconi: decine di persone guidate dal blogger Piero Ricca hanno intonato cori e slogan contro il Cavaliere, sbandierando uno striscione con su scritto "Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, basta leggi ad personam".

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