Processo Escort, Barbara Guerra non si trova più. Disertata ancora l’aula
Dove è finita Barbara Guerra? Nonostante le ripetute disposizioni di accompagnamento coatto per testimoniare al processo sul caso Escort a Bari, la showgirl non si è nuovamente presentata per deporre al procedimento che vede imputati Gianpaolo Tarantini, Sabina Beganovic e ad altre cinque persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento, favoreggiamento e induzione alla prostituzione di 26 ragazze portate da Tarantini, tra il 2008 e il 2009, nelle residenze di Silvio Berlusconi. La Guerra era già stata condannata ad una ammenda di 400 euro per non essersi presentata alle scorse udienze e il Tribunale aveva disposto un primo accompagnamento coatto.
Ricevuta da lei stessa la rassicurazione che sarebbe comparsa autonomamente, i giudici revocarono la disposizione. Ma, secondo quanto comunicato stamattina alle parti dal presidente della seconda sezione del Tribunale, Luigi Forleo, la testimone non è stata trovata dai carabinieri che nei giorni scorsi più volte si sono recati al suo domicilio. Il pm Eugenia Pontassuglia ha insistito affinché la donna venga nuovamente citata. La sua scomparsa potrebbe quasi essere definita un mistero. Se non fosse che sul suo account Twitter Guerra ha postato ieri la foto della consolle di un’abitazione sulla quale c’è un cuore rosso e un mazzo di tulipani rossi e bianchi con gli hashtag #tulipani #house #sweet #primavera2015 #springtime, con i quali fa in qualche modo intendere di essere proprio a casa. E oggi è arrivato il tweet ‘tranquillizzante':
Oggi il tribunale ha acquisito il verbale di deposizione di Niang Kardiatou, una delle donne portate a Palazzo Grazioli, e ha fissato il calendario delle prossime udienze: il 13 e il 20 aprile, il 4 e il 18 maggio, l'8 e il 22 giugno. Oltre alla Guerra, dovranno testimoniare Marysthell Garcia Polanco e Cinzia Caci (quest'ultima costituitasi parte civile). Per lo stesso giorno sono fissate le audizioni degli imputati Began, l'ape regina delle feste di Silvio Berlusconi, di Gianpaolo e Claudio Tarantini e di Peter Faraone. Tarantini – a quanto riferisce il suo legale, Nicola Quaranta – non si avvarrà della facoltà di non rispondere.
