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Primo doppio trapianto di fegato e staminali in Italia su un bimbo di 8 anni

Il doppio intervento a Torino, presso la Città della Salute, su un bambino venezuelano gravemente malato.
A cura di Antonio Palma
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Per la prima volta in Italia e per la seconda volta nel mondo un doppio trapianto di fegato e cellule staminali è stato eseguito con successo su un bambino di appena 8 anni. L'eccezionale intervento è stato effettuato presso la Città della Salute di Torino su un piccolo paziente che è affetto da una rara e grave forma di immunodeficienza, la sindrome da Iper-Ig M. Il bambino, venezuelano, dopo l'operazione sta bene e tra qualche mese potrà tornare alla sua vita normale. Il piccolo a causa della malattia rischiava di morire anche per un semplice raffreddore, e proprio questa incapacità di difendersi lo ha portato contrarre una grave infezione che ha compromesso il suo fegato. Per questo si è attivata l'Associazione per il Trapianto di Midollo Osseo, che è in contatto con la Fundacion para el Transplante de Medula Osea del Venezuela, e il piccolo è stato fatto arrivare in Italia con i genitori nella primavera del 2014.

Nell'ottobre 2014 il piccolo è stato messo in lista d'attesa per il fegato che gli è stato trapiantato a marzo dall'equipe medica del Centro Trapianto di Fegato dell'ospedale Molinette di Torino. "Bisognava procedere prima al trapianto di fegato, perché altrimenti non avrebbe potuto essere sottoposto alla terapia chemioterapica che precede il trattamento con le staminali", ha spiegato la dottoressa Franca Fagioli, che dirige il Centro Trapianti dell'ospedale Infantile Regina Margherita. Per affrontare il secondo percorso, dopo pochi giorni di regime intensivo, il piccolo è stato trasferito al Regina Margherita e un mese dopo sottoposto a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche midollari. "Il bimbo ora sta bene", ha assicurato la dottoressa Fagioli, concludendo: "I suoi genitori erano disperati oggi il loro figlio ha ripreso gran parte della sua quotidianità. E tra qualche mese potrà tornare ad una vita normalissima".

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