Primarie del Pd, Stefano Boeri si candida: “Io la terza via”

Le primarie del Partito Democratico hanno un altro candidato, l'assessore alla cultura del comune di Milano, Stefano Boeri, ha annunciato nel corso di un'intervista la sua discesa in campo nella corsa alla candidatura di leader del centrosinistra per le prossime elezioni politiche. Una scelta che il diretto interessato giustifica con la necessità per l'elettorato del Pd di una terza via tra il segretario Bersani e il sindaco di Firenze Renzi. "Il mio partito non può restare schiacciato tra il conservatorismo di Bersani e il liberismo di Renzi" ha detto Boeri, precisando che "nessuno dei due rappresenta il mondo dinamico e produttivo che si muove" e dunque c'è bisogno di trovare un'altra strada e aprire le consultazioni alla partecipazione di altri.

Aprire le primarie a tutte le anime del partito – Insomma Boeri è convinto che le primarie con il duello tra Bersani e Renzi possano trasformarsi semplicemente in uno scontro tra coalizioni e schieramenti precostituiti restando chiuse ad idee e visione innovative della politica. Per questo motivo, nel suo annuncio Boeri auspica che anche altri facciano la sua scelta dando la propria disponibilità "perché a vincere le primarie è l'intelligenza delle migliaia di donne e uomini che, grazie a questa consultazione, si sentono rappresentati in una visione condivisa del loro e del nostro futuro". Del resto Boeri non ha paura di perdere visto che come ha ricordato lui stesso "io le primarie le so perdere, altrimenti non avrei accettato di fare l'assessore" ricordando la sconfitta nei confronti di Pisapia alle primarie per il capoluogo lombardo.