Prete sulla nave con la pistola: “un parrocchiano mi ha chiesto di gettarla via”
Sorpresa e stupore per i poliziotti addetti ai controlli di sicurezza al porto di Civitavecchia quando si sono trovati davanti la valigia di un sacerdote con dentro una pistola semi-automatica calibro nove completa di caricatore. Il giovane parroco 33enne era in procinto di imbarcarsi su un traghetto che da Civitavecchia era diretto a Cagliari, in Sardegna, quando gli agenti della Polmare addetti ai controlli hanno ispezionato come di routine il suo bagaglio accorgendosi dell'arma. Fermato immediatamente dai poliziotti il prete è stato portato negli uffici della polizia giudiziaria, dove alle domande insistenti degli inquirenti ha dato una versione dei fatti ancora più sorprendente. Quella pistola non era sua ma di un suo parrocchiano, un ultrasettantenne romano, che in confessione gli aveva consegnato l'arma pregandolo di buttarla in acqua una volta raggiunto il mare aperto. Per il momento le indagini della Procura di Civitavecchia proseguono per accertare se i fatti raccontati corrispondano alla realtà, ma ad ogni modo per il sacerdote sono scattate le manette con l'accusa di detenzione illegale di arma da guerra.