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Premio Strega 2017 al via: per la prima volta senza Tullio De Mauro

Tra indiscrezioni e voci sui nomi dei candidati alla prossima edizione, prende il via il più prestigioso riconoscimento letterario italiano. Che non sarà più lo stesso senza il grande linguista scomparso lo scorso gennaio.
A cura di Redazione Cultura
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Tullio De Mauro
Tullio De Mauro

Non sarà un'edizione come le altre quella del Premio Strega 2017. Per la prima volta, infatti, il più prestigioso riconoscimento letterario italiano si svolgerà senza il presidente della Fondazione Bellonci Tullio De Mauro, scomparso lo scorso gennaio. Al suo posto, da qualche mese, è stato nominato il professor Giovanni Solimene. Il 31 marzo si conoscerà la lista dei candidati, mentre non è ancora certa la location della serata finale del 6 luglio, se all'Auditorium Parco della Musica di Roma o se il premio tornerà nel tradizionale sito di Ninfeo di Villa Giulia. Luogo che molti, tra scrittori ed editori, preferiscono, come sottolineò in diretta l'anno scorso lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo, già vincitore del Premio Strega nel 2014.

Si annunciano novità e modifiche al premio

Il neo presidente Giovanni Solimene, dopo la nomina in seguito alla scomparsa di De Mauro, aveva annunciato un ampliamento della giuria dei 400 amici, quindi è lecito aspettarsi una modifica alla struttura del Premio in questo senso. Come è probabile che sarà sempre più valorizzato il ruolo del ‘Il Premio Strega Giovani' e il ‘Premio Strega Ragazze e Ragazzi', visto l'accento che è stato posto dal neo presidente sul ruolo delle giovani generazioni.

Indiscrezioni sui prossimi candidati

Intanto spuntano alcuni nomi dei candidati che saranno presentati all'edizione 2017. Con ogni probabilità Mondadori punterà su "La più amata" di Teresa Ciabatti, Einaudi su "Le otto montagne" di Paolo Cognetti, mentre il gruppo Gems ha già candidato ufficialmente Matteo Nucci con "È giusto obbedire alla notte". Probabilmente Rizzoli, già vincitrice l'anno scorso con "La scuola cattolica" di Edoardo Albinati non candiderà nessuno e starà ferma un giro, così come Feltrinelli. Entro il 31 marzo sarà in ogni caso resta nota la lista dei candidati, come ogni anno non mancheranno le esclusioni eccellenti e le polemiche interne al mondo editoriale.

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