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Povertà: in Italia 4 milioni di persone devono chiedere aiuto alimentare

Quest’anno secondo l’Istat 4.068.250 poveri sono stati costretti a chiedere aiuto alimentare, con un aumento del 10 per cento sullo scorso anno e del 47 per cento rispetto al 2010.
A cura di D. F.
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Giorno dopo giorno la crisi diventa sempre più drammatica. I dati ufficiali dell'Istat raccontano di un paese – il nostro – nel quale il numero dei poveri ha ormai toccato cifre record: nel 2012, infatti, le persone in povertà assoluta erano 4 milioni e 814 mila, cioè l'8 per cento della popolazione, il valore più alto registrato dal 2005, anno della prima rilevazione della povertà assoluta. Il dato si riferisce in particolar modo alle famiglie con figli a carico. Sempre secondo l'istituto di statistica, infatti, la povertà assoluta riguarda un milione e 58 mila minori. Nel 2011, i bambini in queste condizioni erano 723 mila. Tra i poveri assoluti anche gli anziani, passati da 707 mila nel 2011 a 728 mila nel 2012. I questo quadro diventa sempre più difficile persino far fronte alle necessità primarie, come procurarsi il cibo. Nel 2013 sarebbero 4.068.250 i poveri che sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto alimentare, con un aumento del 10 per cento sullo scorso anno e del 47 per cento rispetto al 2010. La povertà non risparmia nessuna regione italiana, neppure le più ricche. In Lombardia, ad esempio, 38mila bambini sono stati costretti a chiedere aiuto alimentare agli operatori sociali.

Ma gli effetti della crisi interessano anche la sanità, tanto che dal 2006 al 2013 la povertà in questo settore è cresciuta in media del 97 per cento: secondo la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus e la Caritas Italiana, crescono i cittadini che hanno difficoltà ad acquistare i medicinali anche quelli con prescrizione medica. Il dato dell'incremento, però, non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Al Nord la povertà sanitaria à cresciuta del 72 per cento, al Centro l'incremento percentuale è del 476 per cento. Al Sud si attesta attorno al 33 per cento. Una crescita incredibile della povertà sanitaria è stata registrata a Roma. Se la Caritas della ha fatto registrare un aumento di richieste pari al 29 per cento rispetto al 2012, a far segnare un record è il Banco farmaceutico che nel periodo 2006-2013 ha visto aumentare del 503 per cento le richieste di medicinali gratuiti.

Ma a finire sotto accusa sono anche i dati statistici. Secondo uno studio sociologico sulla marginalità estrema condotta dal dottor Luca De Censi, a Roma i senza dimora sarebbero il 50 per cento in più di quanto stimato fino ad oggi dall'Istat: non 8 mila quindi, ma quasi 12 mila. Un dato che, secondo il ricercatore, tra il 2002 e il 2011 ha visto anche un incremento di persone in queste condizioni di circa il 200 per cento. Ma il dossier ha messo in risalto anche un'altro fenomeno, quello del "barbonismo domestico", ovvero l'abbandono pressoché totale pur continuando a vivere in un'abitazione. Nella sola città di Roma, dal 2002 ad oggi ci sono stati oltre 400 casi segnalati, ma il fenomeno è in aumento.

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