Porta per 10 anni il cellulare nel reggiseno: “Così mi sono ammalata di cancro”
Quando i medici gli hanno diagnosticato un cancro al seno in stato avanzato che potrebbe costargli la vita, lei non ha avuto dubbi affermando: "È stato il mio cellulare". La protagonista della storia, la 52enne britannica Wendy Holt, ne è fermamente convinta. Intervistata dal tabloid britannico Mirror, la donna, residente a Bracknell, cittadina della contea del Berkshire, in Inghilterra, infatti ha rivelato un particolare molto importante della sua vita: per oltre dieci anni ha tenuto ogni giorno il telefonino nel reggiseno. "Ho comprato il mio primo cellulare nel 1990, ma soprattutto negli ultimi dieci anni ho sempre tenuto il cellulare nel reggiseno, premuto contro la pelle. Lo tenevo lì per averlo a portata di mano ma è stata la mia rovina" ha raccontato la donna, ricordando: "Nel gennaio 2012 ho iniziato a capire che qualcosa non andava. Il mio seno destro era pesante e la pelle buccia d'arancia, ma non pensavo potesse essere un tumore".
Poi i consulti medici e l'amara verità. "Mi è stata diagnosticata una forma molto aggressiva, ho subito una doppia mastectomia e poi ho affrontato cinque mesi di chemioterapia" ha rivelato la donna. "Racconto la mia storia perché non voglio che altre persone facciano il mio stesso errore. C'è un grande dibattito riguardo al fatto che le onde del cellulare possano essere cancerogene. Io penso proprio di sì" ha sottolenato la 52enne . Gli studiosi del Centro di Ricerca sul Cancro del Regno Unito però la pensano diversamente e spiegano: "Finora la ricerca non ha mostrato alcun legame tra l'uso del cellulare e il tumore al seno. Ma dal momento che si tratta di una tecnologia relativamente nuova, la ricerca continua a indagare eventuali connessioni. Purtroppo ci sono numerosi fattori che possono favorire il cancro".
