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Pordenone, la pugile che ha messo ko i 3 criminali ha inventato tutto

L’episodio sarebbe accaduto intorno alle 23 dell’altra sera, nella zona di via Candiani. La ragazza, Daiane Ferreira, è una campionessa di boxe di origini spagnole.
A cura di C. T.
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Aggiornamento 15 ottobre: le indagini della Questura di Pordenone non hanno confermato la ricostruzione della donna. Non risulta infatti alcuna chiamata al 113, né la presenza di sospetti nella zona e all'ora indicate. La boxeuse è ora accusata di procurato allarme e di simulazione di reato, nonostante non avesse sporto denuncia alla polizia. Le interviste rilasciate alla stampa e il post su Facebook, condiviso da migliaia di utenti, sono idonee, secondo la Questura, a configurare il reato di procurato allarme e simulazione di reato.

Daiane Ferreira, ventotto anni, stava camminando da sola per strada, poco distante dal centro di Pordenone, quando è stata aggredita da tre uomini. L'episodio è accaduto intorno alle 23 dell'altra sera, nella zona di via Candiani. La ragazza, però, è una campionessa di boxe di origini spagnole – è nata in Galizia, a Vigo – ma residente a Pordenone tesserata con la Federazione Pugilistica Italiana. Secondo il suo racconto, la ventottenne ha avuto giusto il tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo e ha messo al tappeto i tre aggressori. "Erano le 23 – ha detto Daiane ai giornali locali – l'unico orario in cui posso portare a spasso Arif, il mio cane".

La ragazza aveva notato "poco prima quelle tre persone appoggiate a un muretto e intente a bere da un paio di bottiglie". Poi, ha aggiunto, "mentre stavo rincasando il cane ha iniziato ad abbaiare. Mi sono girata di scatto in tempo per schivare un'ombra che mi voleva afferrare alle spalle. Ho reagito e ne è nato un breve parapiglia". Daiane ha raccontato di aver messo al tappeto tutti e tre gli aggressori. L'episodio è adesso al vaglio della Questura, anche se ci sono alcuni punti non chiari: le forze dell’ordine, infatti, non confermano al momento la versione della ragazza, poiché a loro non risulta nessuna segnalazione per aggressione venerdì sera, né sono intervenuti sul posto al momento della presunta colluttazione.

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