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Pompei crolla ancora: cede un muro romano negli scavi archeologici

A un anno di distanza dal doppio crollo, costato le dimissioni al Ministro della Cultura Bondi, il sito archeologico va di nuovo in pezzi: un antico muro romano vicino a Porta di Nola si è sgretolato, probabilmente a causa delle forti piogge dei giorni scorsi.
A cura di Biagio Chiariello
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si sgretola un muro, nei pressi di Porta di Nola vicino la cinta muraria della città antica

Nuovo cedimento negli Scavi di Pompei: dopo il crollo della Casa dei Gladiatori e quello del muro perimetrale della Casa del Moralista, costati le dimissioni al Ministro della Cultura, Sandro Bondi, il secondo sito archeologico più visitato al mondo cede ancora.

I carabinieri di Pompei i hanno infatti sequestrato una piccola area a nord degli scavi, nei pressi di Porta di Nola, dove si è verificato il crollo di un muro realizzato con la tecnica "Opus incertum", in una zona aperta al pubblico, generando circa tre metri cubi di macerie. Non sono stati segnalati danni agli edifici vicini, né tantomeno feriti.

Il crollo è quasi certamente da correlare alle pesanti piogge che hanno colpito il napoletano nei giorni scorsi, faceno anche un morto (una ragazza travolta da un fiume di fango). In questo momento è in corso un sopralluogo del direttore degli Scavi, Antonio Varrone.

Il sottosegretario ai Beni Culturali, con delega su Pompei, Riccardo Villari, è stato informato solo stamattina dell'accaduto. Le sue dichiarazioni lasciano trasparire una certa irritazione : “Sto andando a Pompei, tra poco sarò lì, per il momento posso solo dire che il crollo è avvenuto ieri e io ne sono stato informato soltanto questa mattina. Questo è molto grave. Così le cose non funzionano”.

Va detto che è di un paio di giorni fa la notizia che l'UE potrebbe stanziare a breve 105 milioni per finanziare nuovi cantieri, progetti di manutenzione e di restauro per il celebre sito archeologico. Mercoledì 26 ottobre il commissario europeo per le politiche regionali Johannes Hahn dovrebbe essere a Pompei per constatare la situazione del sito flegreo.

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