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Poliziotto si chiude in auto e si uccide con la pistola nel Padovano

L’agente Claudio Marcolin non si è presentato in commissariato dopo una lunga convalescenza, erano partite le ricerche ma il 52enne è stato trovato giovedì sera cadavere nella sua auto.
A cura di Antonio Palma
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Tragedia nelle scorse ore nel Padovano. Un agente di polizia che era fuori servizio si è ucciso all'interno dell sua auto sparandosi un colpo di pistola con l'arma d'ordinanza che aveva portato con sé. La vittima si chiamava Claudio Marcolin, era un agente di polizia di 52 anni in servizio al Commissariato di Chioggia, nella città metropolitana di Venezia. Il corpo senza vita dell'uomo è stato ritrovato dai colleghi giovedì sera all'interno della sua vettura  nella zona industriale di Piove di Sacco, in provincia di Padova, non lontano dall'abitazione in cui viveva, da solo, al piano di sotto dello stesso stabile in cui risiede il fratello.

A scorgere la sua auto è stata una pattuglia della polizia stradale che era stata messa in allerta dopo che per tutta la giornata di giovedì non si avevano avuto più notizie del 52enne. Marcolin infatti la mattina non si era presentato in commissariato a Chioggia senza dare alcuna giustificazione e nessuno era più riuscito a mettersi in contatto con lui , né i colleghi né i familiari. L'uomo era stato in convalescenza per lungo tempo dopo essersi fratturato l'omero lo scorso agosto. Dopo un'operazione chirurgica e le relative terapie per ristabilirsi, doveva rientrare in ufficio ma qualcosa è scattato nella sua testa.

Non vedendolo arrivare e non riuscendo a mettersi in contatto con lui, i colleghi hanno avvertito prima i familiari e subito dopo hanno fatto scattare l'allarme. Lo stesso capo della polizia Franco Gabrielli si è interessato della sorte di Marcolin, rimanendo in stretto contatto col questore di Venezia, Angelo Sanna, che ha coordinato le ricerche.  Per ore si è sperato in un piccolo incidente, anche se col passare del tempo i timori che gli fosse accaduto qualcosa di grave si sono fatti più forti fino al macabro ritrovamento che ha spento ogni speranza. Sul luogo del ritrovamento  sono intervenute le squadre Mobili di Padova e Venezia oltre alla polizia scientifica e al questore Sanna a cui è toccato informare i familiari. Non si conosce il motivo del tragico gesto.

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