Polemiche in Spagna per il permesso di soggiorno al “bimbo nella valigia”

Ad Adou Outtara, il bambino africano di otto anni che era stato chiuso in un trolley nel tentativo di farlo entrare clandestinamente in Spagna, è stato concesso a tempo di record un permesso di soggiorno temporaneo che gli consente di vivere con sua madre almeno per i prossimi dodici mesi. Il permesso di soggiorno è stato concesso dalla Spagna “per circostanze straordinarie” e, nonostante il bambino sembra aver finalmente ritrovato il sorriso, dopo l’emozione per quella foto nella valigia la vicenda ha suscitato anche delle polemiche. Non tutti, infatti, sono d’accordo sul permesso concesso al bambino, considerato da tanti un migrante come tanti altri. Anche sui media non sono poche le critiche – tante ad esempio quelle arrivate sul sito di El Mundo – dopo la decisione delle autorità spagnole: c’è chi è convinto, infatti, che il numero di bambini che tenteranno di entrare con questo metodo nel Paese ora crescerà. “Hanno inventato un nuovo metodo per arricchire le mafie: d’ora in poi, non arriveranno più nelle carrette del mare ma in trolley da 100×50″, così ad esempio un lettore.

La storia del piccolo Adou – Adou Outtara era stato “fotografato” il 7 maggio da uno scanner alla frontiera di Ceuta mentre raggomitolato in una minuscola valigia cercava di entrare clandestinamente in Spagna. La foto del bambino ha fatto il giro del mondo, suscitando emozione in Spagna e all’estero. Il padre, che ha detto di avere pagato 5mila euro per farlo entrare clandestinamente in Spagna, è stato arrestato ma ha detto che non sapeva come avrebbero fatto passare il confine al figlio. In manette è finita anche la donna che aveva cercato di far entrare Adou in Spagna nascosto nella valigia. Lunedì scorso la madre del bimbo, Lucie Outtara, ha potuto riabbracciare suo figlio che ora è in attesa di tornare a vivere con lei in Spagna.