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Pm sequestrano il Twiga di Briatore a Otranto: “Area agricola, autorizzazioni irregolari”

Secondo la Procura di Lecce, la struttura a cui Briatore ha concesso il nome sorge su un’area agricola che non permette simili edifici.
A cura di Antonio Palma
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I lavori edili non avrebbero le necessarie autorizzazioni e sarebbero stati avviati in un'area destinata all'uso agricolo. Per questo motivo la Procura di Lecce ha emesso un decreto di sequestro preventivo ai cantieri del Twiga di Otranto, la struttura turistica che sta nascendo a Otranto sotto l'egida di Flavio Briatore che ha concesso l'uso del marchio anche se non detiene direttamente quote nel progetto. Il provvedimento, che prevede i sigilli  all'area e lo stop ai lavori, è stato eseguito lunedì mattina dai carabinieri forestali e dalla polizia provinciale nell'ambito di una vasta indagine della Procura salentina sulle autorizzazioni rilasciate ai lidi.

Secondo l'accusa del pm Antonio Negro, infatti, i prefabbricati, la piscina, il solarium e la spianata realizzata per far posto al parcheggio, sono opere che non avrebbero dovuto essere realizzate stando alle autorizzazioni concesse dal Comune. La struttura infatti  ha ottenuto l'autorizzazione per un "accesso al mare" in un’area privata, dotato di "strutture amovibili di chiosco e ristorante e servizi per la balneazione" al fine di "consentire la fruizione del litorale e garantire la fornitura di servizi e attrezzature utili alla balneazione". Per la Procura però le opere in corso vanno ben al di là di un chiosco e la norma sugli accessi al mare non prevede la costruzione di strutture di quella portata su un terreno agricolo.

Non solo, la Procura sospetta anche presunte illegittimità nelle stesse concessioni edilizie rilasciate dall'amministrazione comunale attraverso un convenzione con la società proprietaria del Twiga di Otranto. Il sequestro infatti arriva dopo numerose polemiche sulle autorizzazioni a cui il primo cittadino aveva risposto: "Il Comune garantisce l’accesso al mare in prossimità dei lidi fin dal 1987 e questo progetto non differisce certo dagli altri. Temo che quello che sta accadendo sia dovuto solo alla risonanza mediatica dovuta al coinvolgimento nel progetto di Flavio Briatore".

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