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Pizzarotti: “Sono pronto a confronto in streaming con Grillo o col direttorio”

Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, ha parlato questa sera in tv e sulla propria pagina Facebook chiedendo un confronto in streaming con Beppe Grillo.
A cura di Redazione
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Federico Pizzarotti (LaPresse)
Federico Pizzarotti (LaPresse)

Federico Pizzarotti torna all'attacco del Movimento 5 Stelle e in serata parla della situazione di Parma e del suo rapporto con Grillo al Tg1, al programma in onda su la7 Fuori Onda e tramite la sua pagina Facebook. Il braccio di ferro che ormai va avanti da mesi, come rivelato anche nei giorni scorsi quando sia il Sindaco di Parma – sospeso dal Movimento per essere stato indagato per abuso d’ufficio – che il leader dei 5 Stelle hanno svelato mail e messaggi privati, è continuato questa sera quando Pizzarotti ha spiegato di essere disposto a un confronto in diretta streaming, sfidando il direttorio:

Ho sentito di parlamentari che vorrebbero un'assemblea interna per discutere, io sono disponibile anche in quel caso al confronto, a portare la mia voce e i miei documenti e le cose che abbiamo fatto – ha spiegato il Sindaco al Tg1 -. Anche in diretta streaming.

‘Beppe Grillo ha avuto cattivi consiglieri'

Il Sindaco smentisce, invece, l'ipotesi di una convention dei delusi e dei critici del Movimento 5 Stelle, una voce circolata nelle scorse ore: ‘È uscita questa notizia della convention… È assolutamente falso, non abbiamo in mente niente di tutto questo e voglio smentire questa notizia'. Intervenendo a Fuori Onda, Pizzarotti ha anche difeso Grillo, vittima, secondo lui, di cattivi consiglieri:

Beppe Grillo ha avuto dei cattivi consiglieri, ha dato troppa retta a chi senza prove gli ha ventilato che c'era qualcosa che non andava nella nostra amministrazione. E non ha avuto più voglia di un contatto diretto (…). Grillo rimane un leader carismatico, ma lui stesso non si è mai visto come un qualcuno che amministra, bensì come uno che muove le coscienze: questo gli va riconosciuto in maniera indubbia.

Nel M5S manca il rapporto umano

Meno aperto, invece, nei confronti di Davide Casaleggio, figlio di Roberto, scomparso qualche settimana fa: ‘Penso che debba essere messo in discussione, non penso che il ruolo si possa tramandare. Rispetto per Gianroberto, ma non credo che la successione sia gestibile in un ambito come questo'. Critiche anche alla mancanza di rapporto umano all'interno del Movimento, lanciando una frecciata al processo delle mail:

Io lo dico da tempo: sarebbe bello avere un meetup nazionale, un incontro: quello che ci manca è il rapporto umano, conoscersi e parlarsi, non può essere tutto affidato a una mail. Ci servono regole per decidere chi decide: nei nostri regolamenti ci mancano tante cose, che spesso, almeno nel mio caso, sono state interpretate ad personam, le cose vanno codificate, altrimenti si possono interpretare pro o contro qualcuno. Quelli che sono chiari, invece, sono i valori e la fiducia di milioni di persone. Io vorrei che queste persone facessero sentire la loro voce: bisogna farsi sentire se si pensa che ci sia qualcosa da cambiare nel proprio contesto politico, lo abbiamo sempre detto.

‘Si scusi chi si nasconde dietro mail anonime'

In serata il Sindaco attraverso il suo Facebook ha voluto condividere l'apprezzamento dei suoi cittadini, rispondendo a Di Maio e alle mail anonime:

C’è chi ha detto che io devo chiedere scusa ai cittadini di‪#‎Parma‬. Si scusi lui, che invece di metterci la faccia si nasconde dietro email anonime.

‘Ecco perché non ho pubblicato l'informazione di garanzia'

Pochi minuti fa, sempre tramite la sua pagina Facebook, anche sulla mancata comunicazione riguardo l'informazione di garanzia di cui è stato accusato nei giorni scorsi. Per questo Pizzarotti ha pubblicato l'avviso di garanzia e ‘un parere legale che spiega bene perché oggi è possibile farlo, mentre fino a qualche giorno fa non lo era':

Potete leggere tutti, ma per riassumere il concetto è che l'informazione di garanzia è uno strumento a tutela degli indagati e se io avessi pubblicato queste informazioni prima che diventassero di dominio pubblico, avrei leso il diritto delle altre persone coinvolte in questa indagine. La mia vicenda è legata alla fondazione del nostro teatro e coinvolge persone che nulla hanno a che vedere con ruoli politici e hanno tutte le ragioni di vedere garantiti i propri diritti (…). Inoltre, la trasparenza che mi viene contestata non è citata espressamente in nessuno dei suddetti regolamenti, ma compare nel codice di comportamento dei gruppi parlamentari. Ecco, anche assumendomi quell'obbligo non lo avrei comunque violato.

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