1.897 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pippo Civati lascia il Partito Democratico

Pippo Civati lascia il Partito Democratico e passa al gruppo Misto: “Situazione non più sostenibile”.
A cura di Biagio Chiariello
1.897 CONDIVISIONI
Immagine

Pippo Civati lascia il Partito Democratico. I contrasti con la maggioranza renziana dem, ultimi quelli sulla riforma della scuola e sull'approvazione dell'Italicum, l’hanno portato alla decisione di chiudere con il gruppo. A confermarlo è il Post, che ha raccolto una breve dichiarazione del deputato: "Non ho più fiducia, non sosterrò il governo e per questo lascio il gruppo del Pd". Nelle ore scorse aveva manifestato il suo dissenso riguardo la legge ettorale: “Non mi sento più nella condizione”, aveva detto a Rainews 24, “di sostenere un governo che fa le cose che ha fatto anche recentemente senza nemmeno considerare le ragioni delle cosiddette minoranze. Mi sorprende che personalità come Gianni Cuperlo dicano ‘è stata una brutta parentesi chiudiamola in fretta’. Secondo me quella del voto sull’Italicum, e di tanti altri episodi negli ultimi mesi, non può essere considerata una parentesi”.

Scelta ufficializzata con un lungo post sul suo blog:

Ieri sera, poi Civati aveva detto ai suoi che avrebbe deciso nelle prossime ore su un eventuale e definitivo strappo, “ma non ci sto più a fare il cagnolino e, alla fine, sentirmi anche deriso da chi dice Viva Civati. Ma scherziamo?". Il riferimento era stato allo stesso premier Matteo Renzi che ieri, a chi aveva gridato "Abbasso Civati",aveva replicato dicendo, appunto: "Perché abbasso Civati? Viva Civati! Noi siamo per tenere tutti dentro". Civati dovrebbe annunciare ufficialmente la sua decisione di lasciare il Pd nelle prossime ore. Intanto sul suo blog, Ciwati, ha pubblicato un posto nel quale, per mezzo di una metafora sullo scienziato Nikola Tesla, accusa “alcune persone con cui pensavamo di aver condiviso” una determinata visione su alcuni punti di aver “cambiato idea. Hanno promosso e approvato – senza voler parlare di leggi elettorali, riforme del lavoro e della costituzione – cementificazioni e trivellazioni, e ce li siamo trovati in tivù a deridere le ragioni di chi difende l'ambiente o crede che il futuro passi attraverso soluzioni differenti. Peccato (soprattutto per loro): perché invece il futuro sarebbe a portata di mano, basterebbe imparare a sposare tradizione e cambiamento, coniugando cose antiche come i diritti e nuovissime come l'innovazione”, ha scritto l’ormai ex deputato dem.

1.897 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views