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Pinze dimenticate nell’addome 2 anni fa: paziente muore a 57 anni

Il dramma di Stefano Miniati: gli fu lasciata una pinza nell’addome, a Carrara, durante un intervento chirurgico all’intestino. Per toglierla fu necessaria un’altra operazione a distanza di quattro mesi. Martedì l’uomo è morto. Ora i suoi avvocati chiedono l’apertura di un’inchiesta.
A cura di Biagio Chiariello
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Due anni fa era stato operato all’intestino, ma nei mesi successivi aveva lamentato dolori lancinanti all’addome. Era riuscito in qualche modo a sopportarli per 4 mesi, poi si era visto costretto a tornare nello stesso ospedale a fare una radiografia. I risultati avevano lasciato tutti senza parole: un paio di pinze lunghe 18 centimetri erano state dimenticate lì, nell'addome del paziente. Era necessario un nuovo intervento per rimuoverla immediatamente. Adesso a distanza di due anni la vittima di questo grave caso di malasanità è morta e i legali hanno presentato una denuncia per omicidio colposo. Il paziente si chiamava Stefano Miniati e aveva 57 anni. Si è spento martedì all’ospedale Cisanello di Pisa. Sotto accusa anche l’altro ospedale, quello di Massa Carrara dove è stato operato.

Secondo gli avvocati della famiglia, Roberto Margara e Leonardo Angiolini del foro di Massa, la morte dell’uomo sarebbe legata a quell'errore clamoroso e ai due interventi chirurgici ai quali il paziente fu sottoposto all'ospedale di Massa (dove fu dimenticata la pinza). In particolare, i legali, scrive Il Tirreno, chiedono alla procura apuana (la pinza è stata dimenticata durante un intervento al monoblocco di Carrara) e a Pisa (perché è lì che è avvenuto il decesso) di fare luce su un eventuale consequenzialità tra la madornale dimenticanza e il successivo aggravarsi della patologia e di verificare se si possano ravvisare, nelle strutture in cui Miniati è stato ricoverato, carenze di cure o eventuali errori.  Alle Procure gli avvocati chiedono di aprire un fascicolo e disporre a breve l’autopsia per accertare le cause della morte.

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