5 CONDIVISIONI

Pino Maniaci in tribunale per l’interrogatorio: “Chiarirò tutto”

Il giornalista e direttore di Telejato è accusato di avere estorto denaro ad amministratori comunali di Partinico e Borgetto minacciando una campagna di stampa contro di loro.
A cura di Susanna Picone
5 CONDIVISIONI
Immagine

Per Pino Maniaci, il giornalista e direttore dell’emittente Telejato di Partinico, è in programma oggi l’interrogatorio davanti ai pm di Palermo. Il giornalista, indagato per estorsione e sottoposto al divieto di dimora, dovrà spiegare ai magistrati il contenuto delle intercettazioni in cui chiede ai sindaci di Partinico e di Borgetto delle somme di denaro. “Sono tranquillissimo, chiariremo tutto. Risponderò alle domande del gip e darò una spiegazione su tutto quello che mi viene contestato”, ha detto il direttore di Telejato arrivando insieme ai suoi legali al palazzo di giustizia di Palermo. Insieme a lui c’è l’ex pm Antonio Ingroia, che lo difende insieme a Bartolo Parrino. “Perché ho scelto come avvocato Ingroia? Perché è bravo”, ha detto ancora il giornalista a quanti lo attendevano in tribunale. E a chi gli ha chiesto dove vive adesso che ha il divieto di dimora nelle province di Palermo e Trapani, Maniaci ha risposto in maniera ironica: “Vivo in una località segreta, come i pentiti”. Dopo l’interrogatorio Maniaci dovrebbe incontrare i giornalisti con i suoi legali.

Gli avvocati: “Contro Maniaci gogna mediatica” – I due avvocati di Maniaci hanno denunciato la “gogna mediatica” a cui è stato sottoposto il direttore di Telejato ribadendo comunque l’assenza di “qualsiasi elemento di reato”. “Il mio cliente – ha detto l’avvocato Parrino – risponderà alle domande dei magistrati e chiarirà le cose. Siamo davvero esterrefatti sia dall'assenza di elementi di reità, sia dalle parole pronunciate dal procuratore Vittorio Teresi in conferenza stampa. Ha, in pratica, già emesso la sentenza. Quindi, il processo è stato svolto e concluso. Quando ha detto che ‘non hanno bisogno di questa antimafia', ha già chiuso il caso. Ma il caso è apertissimo e lo dimostreremo”. Dello stesso parere l’ex pm Ingroia: “Nelle carte della procura – ha spiegato – non c'è la prova che Maniaci abbia ammorbidito le sue inchieste in cambio di soldi. Credo che la procura di Palermo abbia avuto una caduta di stile nell'accomunare il nome di Maniaci a quello dei mafiosi. Forse abbiamo fatto troppa antimafia con i simboli. Maniaci non lo santificavo prima e non lo demonizzo ora”.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views