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Il Pil arresta la caduta, ma la disoccupazione è sempre alta

L’Istat certifica che dopo 2 anni di segno meno, nel terzo trimestre 2012 la variazione congiunturale è nulla. Ok la produzione industriale: +0,5% a ottobre. Ma l’Inps sottolinea anche l’enorme aumento delle domande di disoccupazione: 1,7 milioni, +31% rispetto al 2012.
A cura di Biagio Chiariello
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Una buona e una cattiva notizie dal fronte economico-occupazionale. Prima la buona: il Prodotto Interno Lordo nel terzo trimestre 2013 ha fatto registrare una variazione congiunturale nulla (mentre è calato dell'1,8% su base annua), arrestando così una caduta senza fine cominciata nel terzo trimestre 2011, cioè otto trimestri prima, due anni fa. Lo rileva l'Istat, secondo cui però "la fine della recessione non può ancora essere dichiarata", anche perché "non è compito dell'Istituto certificarlo". Segnali positivi anche per la produzione industriale che a ottobre, su base mensile, ha segnato +0,5%. E' il secondo aumento consecutivo, il migliore da gennaio. Su base annua, e cioè rispetto a ottobre 2012, la produzione risulta invece in calo dello 0,5%.

La cattiva: continua a crescere il numero dei senza lavoro. Secondo quanto rilevato dall'Inps, nei primi dieci mesi di quest'anno sono cresciute del 31% le domande di disoccupazione e mobilità che hanno superato quota 1,7 milioni. L’istituto di previdenza ha precisato che sono state presentate 168mila domande di Aspi, 83mila di mini Aspi e 10.641 domande di mobilità. Per di più queste richieste rischiano di non poter essere soddisfatte, visto qualche giorno fa la stessa Inps ha fatto sapere che è stata raggiunta la quasi totale utilizzazione delle risorse, pari a 20 milioni di euro, messi a disposizione per il 2013 per le prestazioni Asp. Ad aumentare è anche il numero delle ore di cassa integrazione: 110 milioni di ore autorizzate  a novembre (+1,7% rispetto allo stesso periodo del 2012): a rilevarlo è sempre l’Inps.

Due notizie che fanno emergere reazioni contrastanti. Se da una parte, il Governo è ottimista, col Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni che fa rilevare che "nel terzo trimestre si arresta la caduta del Pil, nel quarto potrebbe tornare a crescere interrompendo la recessione", Confindustria invece predica cautela. "La discesa sembra attenuarsi, però non possiamo dire che siamo fuori dalla crisi. Su base annuale siamo ancora sotto", ha detto a margine di un convegno all'Agenzia delle Entrate" dice Giorgio Squinzi. "Va bene che al recessione si sia fermata, ma dal punto di vista del lavoro invece continuano i processi di difficoltà, di ristrutturazione, e di crescita della disoccupazione", dice invece il segretario della Cgil Susanna Camusso commentando i dati Istat sul Pil.

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