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Piccolo commerciante sfida grande distribuzione: “Voi case al mare, noi sfamiamo i figli”

Il post del titolare di un piccolo negozio di generi alimentari alimenta da giorni una discussione in rete tra “tifosi” dei centri commerciali e amanti delle botteghe antiche.
A cura di Davide Falcioni
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Perché un messaggio diventi virale e "buchi lo schermo", passando di bocca in bocca, o meglio di bacheca in bacheca, non sempre è necessario essere esperti di social network oppure personaggi famosi. Al titolare di Nonsolovino, negozio di Cameri – in provincia di Novara – specializzato nella vendita di vini, birre artigianali, liquori, grappe, cioccolati, caramelle e altre specialità agroalimentari, è stato sufficiente scrivere un messaggio chiaro e semplice sulla carta utilizzata abitualmente per avvolgere i salumi e lanciare, in questo modo, un pesante atto d'accusa contro i manager della grande distribuzione, a suo dire colpevoli di aver decretato la chiusura di una miriade di piccoli esercizi commerciali di provincia.

Ma cosa c'era scritto sul cartello esposto dal commerciante? "Quando fai acquisti in un piccolo negozio non stai aiutando un manager a comprare la terza casa al mare. Stai aiutando una bambina a frequentare lezioni di danza, un bambino ad allenarsi a basket, una mamma e una papà a mettere del cibo sul loro tavolo". Un messaggio breve, secco, che è molto piaciuto ed ha fatto molto discutere, innescando un bel dibattito in rete sulla mai pacificata contesa tra piccoli commercianti e grande distribuzione, in fondo una sfida tra "Davide e Golia" riproposta in chiave moderna. "Ecco. Noi si cerca di fare il nostro lavoro ogni giorno onestamente. E con un occhio rivolto al nostro amatissimo paesello", è la frase a corredo del cartello pubblicata dal titolare di Non Solo Vino.

Ebbene, il post su facebook è stato condiviso decine di migliaia di volte ricevendo quasi 600 commenti: in molti si sono detti d'accordo con lo spirito della provocazione, ma altrettanti hanno criticato l'iniziativa sostenendo che i piccoli negozi hanno prezzi spesso salati e che la grande distribuzione dà da lavorare  a un gran numero di persone: "Spesso sono proprio i piccoli negozi che costringono le persone a rifugiarsi presso la grande distribuzione. Anche i clienti hanno figli da sfamare e sogni da sostenere e quel risparmio a fine mese diventa fondamentale per un corso di basket o uno di danza" fa notare un utente di Facebook. Molti altri, invece, hanno lodato l'iniziativa di Non Solo Vino e auspicato che serve a risollevare le sorti di tanti piccoli negozi schiacciati dalla crisi e dalla concorrenza spietata.

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