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Picchiano migrante e pubblicano video su Facebook. Il sindaco: “Chiedo scusa”

Due 17enni di Acqui Terme sono stati identificati dopo aver picchiato un ragazzo di colore richiedente asilo e aver postato il video dell’aggressione su Facebook. L’episodio risale all’8 agosto, ma solo ieri il filmato è stato segnalato ai carabinieri.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un’aggressione ai danni di un richiedente asilo e poi la registrazione del video pubblicata su Facebook: due ragazzi, neanche maggiorenni, sono accusati di aver picchiato un ragazzo di colore per poi postare il video dell’aggressione sul social network. I giovani sono due 17enni di Acqui Terme, Alessandria. La vittima è stata trasportata in ospedale ed è poi stata dimessa ricevendo una prognosi di cinque giorni per un lieve trauma cranico. L’episodio risale a quasi un mese fa, precisamente all’8 agosto. Ma solamente nella giornata di ieri i carabinieri hanno ricevuto una segnalazione della presenza in rete del video nel quale veniva mostrato il giovane di colore accerchiato da altri ragazzi.

Identificati due minorenni di Acqui Termi

In seguito alle indagini avviate dai carabinieri sono stati identificati i due 17enni di Acqui Termi. Sono stati denunciati alla procura dei minori di Torino per lesioni e istigazione a delinquere. L’episodio, secondo quanto risulta dal video, sarebbe avvenuto vicino al sito archeologico nella zona di palazzo Levi. A colpire il richiedente asilo sarebbe stato solo uno dei ragazzi del gruppo, ma gli altri stavano lì a guardare e incitarlo. A colpirlo, dopo alcune provocazioni e offese, è stato proprio uno dei due giovani denunciati. Il filmato si conclude con il ragazzo che scaraventa a terra il richiedente asilo e se ne va, lasciandolo al suolo.

Due dei responsabili dell’aggressione sono stati identificati poche ore dopo la segnalazione del filmato ai carabinieri che stanno ora lavorando per identificare gli altri ragazzi che erano presenti al momento dell’aggressione, tra cui quello che ha filmato la scena. Il video era stato ripreso dalla pagina Facebook Ipotesi Acqui, ma è stato successivamente rimosso.

Le scuse del sindaco

"Chiedo scusa a nome della città. E' un atto vergognoso e l'amministrazione di Acqui si costituirà parte civile al processo". Lo ha detto il sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini, commentando l'aggressione. "Sono molto irritato – ha proseguito – accostare Acqui a questo gesto costituisce un danno di immagine notevole. In tempi brevi vogliamo incontrare la persona che ha subito l'aggressione per mostrargli la nostra vicinanza".

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