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Pescara, le rubano il cellulare dalla mano mentre sta morendo. La sorella:” Vogliamo giustizia”

Anna Carlini, 33enne con problemi psichici, sarebbe stata lasciata morire all’interno del sottopassaggio della stazione ferroviaria di Pescara. Poi, derubata. A denunciare la vicenda è stata la sorella Isabella.
A cura di B. C.
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Amarezza e disperazione a Pescara per il caso del decesso di Anna Carlini, 33enne trovata cadavere, due giorni fa, all'interno del tunnel della stazione ferroviaria del comune abruzzese, dove spesso stazionano tossici e prostitute. Ora la sorella Isabella chiede giustizia. La donna si è rivolta, ieri, al consigliere comunale Massimiliano Pignoli, suo amico, allo scopo di fare chiarezza sulla drammatica vicenda che ha avuto come vittima la povera Anna. A suo dire è stata lasciata morire, dopo fra l'altro essere stata derubata. “Non era una senzatetto – sottolinea -. Anna purtroppo dall'età di sei anni soffriva di problemi psichici che la portavano non di rado ad allontanarsi di casa ma sempre, grazie al tempestivo intervento delle forze dell'ordine, veniva recuperata”.

Isabella ha raccontato di essersi recata personalmente nel tunnel della stazione dove la sorella è deceduta. “L'altra sera – racconta – ho deciso di andare a vedere che cosa accade in quel sottopassaggio. Ho visto stranieri, extracomunitari e bambini, ho implorato alcuni di loro di sapere cosa fosse capitato a mia sorella. Uno mi ha riferito che si è impasticcata con dei medicinali, dicendo di voler morire davanti all'ingresso del tunnel in via Ferrari e che successivamente è stata accompagnata all'interno dello stesso. Queste persone – denuncia – invece di chiamare i soccorsi dopo aver visto che aveva ingerito numerose pasticche l'hanno lasciata morire, dopo averle anche rubato il telefono”.

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